Aquí escribes la parte del post a mostrar.E' inimmaginabile che si proceda con il logorio e i ricatti di queste settimane. Siamo l'unico partito pronto ad affrontare anche il voto, se necessario. E se lo sara', meglio il prima possibile". Lo dice il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, in un'intervista a 'Repubblica'. Sulla rottura con Gianfranco Fini, osserva: "Doloroso ma dovuto l'atto di chiarezza con i finiani. Volevano indebolire per i prossimi due anni governo e premier". E sulla vicenda della casa di Montecarlo aggiunge: "La politica si fa con la politica. Brandire il tema della legalita' per motivi strumentali ha solo indispettito quanti non accettano di essere messi dalla parte dei cattivi". "Ho partecipato all'ufficio di presidenza del Pdl -riferisce- che ha votato quel documento. Non e' stato facile ma dopo settimane di attacchi continui occorreva un momento di chiarezza. Era necessario uno scatto di reni". Prestigiacomo critica anche l'aver tirato in ballo, da parte dei finiani, i temi etici : "Non sono quelle le priorita' del Paese. Non si vede come possano dar vita a un terzo polo con i cattolici dell'Udc su queste basi. Per non dire della scelta di Bocchino capogruppo: colui che scientificamente ha lavorato e lavora per dividere".
Della Vedova: ''Richiesta dimissioni Fini per noi è irricevibile''
"Fini ha dato spiegazioni dovute su una vicenda che oltretutto non riguarda la pubblica amministrazione. Sono del tutto esaurienti e per questo non c'e' ragione alcuna per cui si debba dimettere". Lo dice Benedetto Della Vedova un in'intervista a 'Repubblica' a proposito della vicenda della casa a Montecarlo che ha coinvolto Gianfranco Fini. L'esponente finiano parla di "campagna prepotente" sui media contro il presidente della Camera, di stile 'stalinista': "Lo spiegavano gia' gli stalinisti: calunnia su calunnia qualcosa resta. Sul piano istituzionale trovo grottesca la richiesta di dimissioni e mi dispiace che chi mi accusa di essere passato da garantista a giustizialista solo perche' ci siamo astenuti su Caliendo oggi si e' trasformato in un Torquemada".
Parisi: ''Ddavanti a governicchi meglio le urne''
"Di fronte a pasticci o governicchi e' meglio andare a votare". Lo ribadisce a 'La Stampa', Arturo Parisi del Pd. L'ex-ministro della Difesa dice che "pur di evitare il voto" sente "girare troppe parole senza senso. Troppa confusione" nel dibattito interno al Pd. Secondo Parisi due sono le strade possibili: la prima e' quella che "in uno schema bipolare e spinge quindi a rivolgersi a tutti", mntre la seconda, "che spero sia una tentazione", e' quella di chi pensa "l'alleanza con i partiti del terzo polo, come un mezzo per battere Berlusconi ma anche e soprattutto il bipolarismo".
"Fini ha dato spiegazioni dovute su una vicenda che oltretutto non riguarda la pubblica amministrazione. Sono del tutto esaurienti e per questo non c'e' ragione alcuna per cui si debba dimettere". Lo dice Benedetto Della Vedova un in'intervista a 'Repubblica' a proposito della vicenda della casa a Montecarlo che ha coinvolto Gianfranco Fini. L'esponente finiano parla di "campagna prepotente" sui media contro il presidente della Camera, di stile 'stalinista': "Lo spiegavano gia' gli stalinisti: calunnia su calunnia qualcosa resta. Sul piano istituzionale trovo grottesca la richiesta di dimissioni e mi dispiace che chi mi accusa di essere passato da garantista a giustizialista solo perche' ci siamo astenuti su Caliendo oggi si e' trasformato in un Torquemada".
Parisi: ''Ddavanti a governicchi meglio le urne''
"Di fronte a pasticci o governicchi e' meglio andare a votare". Lo ribadisce a 'La Stampa', Arturo Parisi del Pd. L'ex-ministro della Difesa dice che "pur di evitare il voto" sente "girare troppe parole senza senso. Troppa confusione" nel dibattito interno al Pd. Secondo Parisi due sono le strade possibili: la prima e' quella che "in uno schema bipolare e spinge quindi a rivolgersi a tutti", mntre la seconda, "che spero sia una tentazione", e' quella di chi pensa "l'alleanza con i partiti del terzo polo, come un mezzo per battere Berlusconi ma anche e soprattutto il bipolarismo".