9 dicembre 2011

Ue, nuovo patto di Bilancio a 26

Sul rafforzamento della governance economica non c'è accordo a 27. Anche se alla fine sono saliti a nove i Paesi fuori dall'area euro - praticamente tutti a eccezione della Gran Bretagna - che hanno annunciato l'intenzione di entrare nel nuovo 'Patto di bilancio', portando a 26 su 27 il numero totale delle adesioni. Dopo una maratona negoziale durata oltre nove ore, i leader dell'Ue non sono riusciti dunque a superare le resistenze della Gran Bretagna che, nelle parole del presidente francese Nicolas Sarkozy, aveva posto delle "condizioni inaccettabili" per potere accettare una riforma dei Trattati a 27. "Nel breve termine - ha annunciato il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy - abbiamo concordato un'azione immediata per superare le attuali difficoltà", attraverso un aumento delle nostre risorse finanziarie che, si spera, possa 'impressionare' i mercati alla loro riapertura questa mattina.
In particolare, "i Paesi dell'eurozona e altri Stati membri renderenno disponibili risorse aggiuntive per 200 miliardi di euro all'Fmi, la leva dell'Efsf sarà rapidamente resa operativa e l'Esm entrerà in vigore a luglio del 2012", ha elencato Van Rompuy. Per il lungo periodo, abbiamo raggiunto un accordo su un nuovo patto di bilancio per l'eurozona, che è un primo risultato importante". "Ci impegneremo tutti a nuove, forti regole di bilancio" attraverso un maggiore automatismo delle sanzioni, l'introduzione in Costituzione della norma sul pareggio di bilancio e la presentazione alla Commissione da parte degli Stati membri delle bozze di bilancio, ha spiegato il presidente del Consiglio Ue.
Se "l'accordo sulla sostanza è stato ampio", meno lo è stato sulla forma "per renderlo solennemente vincolante", ha ammesso il presidente del Consiglio europeo, sottolineando come nell'Ue non sia "mai facile parlare degli strumenti legali". "Avremmo preferito un accordo a 27 - ha detto con disappunto Sarkozy in una conferenza stampa a Bruxelles - ma questo non è stato possibile tenuto conto della posizione dei nostri amici britannici", che hanno posto "condizioni inaccettabili per tutti gli altri Paesi".
Insomma, "considerata l'assenza di unanimità tra gli stati membri dell'Ue", questi hanno deciso di adottare le nuove misure anticrisi "attraverso un trattato internazionale che deve essere firmato a marzo o prima", con l'obiettivo di "incorporare questi provvedimenti nei Trattati dell'Unione il prima possibile". E' quanto si legge nelle conclusioni della prima nottata di lavoro del vertice Ue. A partecipare saranno i 17 paesi dell''eurozona, mentre "i capi di Stato e di governo di Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania e Svezia hanno indicato la possibilità di prendere parte a questo processo dopo aver consultato i loro Parlamenti laddove opportuno".
Accordo su nuovo patto bilancio - "Pienamente determinati a superare insieme le attuali difficoltà, abbiamo concordato oggi un nuovo 'patto di bilancio' e su un coordinamento significativamente più forte delle politiche economiche nelle aree di comune interesse". Infatti, si legge ancora, "la stabilità e l'integrità dell'Unione economica e monetaria e dell'Unione europea nel suo insieme richiede la rapida e vigorosa messa in atto delle misure già concordate così come ulteriori passi avanti qualitativi verso una genuina 'unione di stabilità fiscale' nell'eurozona". Patto che "sarà firmato ai primi di marzo o anche prima e speriamo la ratifica possa avvenire entro la metà del 2012", fa sapere Van Rompuy, indicando "i due tempi del calendario" delle prossime settimane.