4 dicembre 2011

MANOVRA: I SINDACATI FANNO MURO SULLE PENSIONI

I sindacati non hanno proprio intenzione di mandare giu' ''la medicina amara'' con tanta facilita'. Dalle consultazioni di questa mattina tra il presidente del Consiglio, Mario Monti, e le parti sociali, durante le quali il premier ha illustrato loro i contenuti della manovra, Cgil-Cisl-Uil compatti sul piede di guerra. Arriva invece il si' di Confindustria, ma con qualche distinguo.
Lo scontro esplode, come d'altronde era previsto, sulla pensioni. Sulla previdenza c'e' ''un durissimo colpo ai redditi dei pensionati'', tuona la leader della Cgil Susanna Camusso, che spiega che vi e' ''un allungamento insostenibile per tanti lavoratori e lavoratrici che si troverebbero sconvolte le prospettive di pensione e molto incrementati gli anni di lavoro''. ''La Cgil - aggiunge - non rinuncera' ovviamente a proporre, anche al Parlamento, modifiche concrete affinche' la parola equita' assuma significato'', prosegue riservandosi di esprimere un giudizio piu' compiuto solo dopo che i provvedimenti saranno stati emanati.Duro il commento del segretario Uil, Luigi Angeletti, che parla di ''spinta verso la recessione''. ''Se non ci saranno modifiche non ci sara' equita'. Accanto all'amaro in bocca per i sacrifici che gli italiani dovranno affrontare, questa volta avremo decine di migliaia di disoccupati in piu'. E' la cosa piu' nefasta che possiamo avere''.
Per la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, la situazione ''e' molto grave'' e la manovra ''e' indispensabile''. ''Non c'e' alternativa - spiega al termine dell'incontro con Monti -. La scelta non e' tra una maovra e lo stare fermi ma tra una manovra molto forte, con cui avviare il salvataggio dell'euro, ed un'altra con un Paese che non starebbe in piedi ed il collasso dell'euro''. Poi avverte: ''Il livello della pressione fiscale e' troppo alto, ormai insostenibile e cosi' e' molto difficile che il Paese possa crescere. Il governo deve mettersi subito al lavoro su una spending review per individuare subito tagli alla spesa, compresi i costi della politica''. Sulla riforma previdenziale ''e' una manovra molto forte e ampia, non ci sono dubbi'' ma e' un tema ''che era assolutamente nell'agenda e che andava affrontato. Penso che fosse inevitabile''. La presidente degli industriali apprezza ''il primo pacchetto sulla crescita'', ma chiede che successivamente alla manovra, si faccia ''di piu'''. ''Se non facciamo altro per la crescita - spiega - l'impatto sara' molto negativo sull'economia''. La manovra successivamente ''va riequilibrata con un taglio reale della spesa''