4 dicembre 2011

Manovra, dal Cdm c'è il via libera

"L'Italia ha il potenziale per far vedere che è un grande Paese in grado di risolvere i suoi problemi". Mario Monti si rivolge così direttamente agli italiani nel corso della conferenza stampa al termine del Cdm che ha dato il via libera alla manovra. Dopo tre ore di riunione, infatti, l'esecutivo ha approvato il pacchetto di interventi 'anticrisi', contenuti in un unico decreto legge che lo stesso premier definisce ''salva Italia''. La manovra, ha spiegato il viceministro all'Economia, Vittorio Grilli "garantisce alla Commissione Ue e ai mercati" che le entrate per 4 miliardi, previsti dalla clausola di salvaguardia della delega fiscale. Nel provvedimento si sono poi "misure aggiuntive strutturali per 20 miliardi nel triennio". Una riduzione di spesa, spiega, pari a circa "12-13 miliardi", mentre l'aumento delle entrate dovrebbe attestarsi "a trenta miliardi". "Il governo ha ricevuto un mandato di corta durata e di severo impegno per aiutare l'Italia a uscire da una crisi gravissima'' ha detto Monti, annunciando che rinuncerà "al compenso come presidente del Consiglio dei ministri e ministro dell'Economia". "Nel momento in cui mi tocca chiedere sacrifici a tutti i concittadini - ha spiegato -, mi è sembrato doveroso, come atto di sensibilità individuale, rinunciare al mio compenso". "Vogliamo aiutare la politica, che rispettiamo, a recuperare il rapporto con l'opinione pubblica. Della buona politica un paese ha bisogno".
D'altra parte, spiega Monti, "abbiamo fatto in modo che le tasse non gravino sui soliti noti''. Nella manovra, sottolinea, è previsto "un intervento una tantum dell'1,5% per i capitali fatti rientrare con lo scudo fiscale". La manovra prevede, inoltre, diverse misure per la lotta all'evasione, con il presupposto di "escludere la possibilità stessa di evadere", ma allo stesso tempo, precisa Monti, "è esclusa ogni possibilità di ricorrere a condoni".
L'alto debito pubblico dell'Italia, spiega Monti, "è colpa degli italiani che in passato non hanno dato abbastanza peso e attenzione al benessere delle generazioni future". Molte volte, ha aggiunto Monti, in Italia ha prevalso la politica che mirava più all'orizzonte breve delle prossime elezioni che all'interesse lungo dei figli e dei nipoti "ed è a causa di quella politica che oggi i giovani italiani fanno così fatica a trovare lavoro, che c'è squilibrio tra Nord e Sud e debito pubblico".Il premier Mario Monti conferma che nella manovra non ci sono misure per il mercato del lavoro. Saranno messe in campo solo "nelle prossime settimane", perché non c'è stato il tempo necessario per procedere alla necessaria concertazione con le parti sociali. ''Questo Governo ha una durata nel tempo - ha detto il premier Monti -, ma non è detto che la vita del nostro Governo sia finita qui''.''Ci sono cose che non abbiamo fatto oggi, siamo determinati ad andare oltre sul capitolo del lavoro e welfare''