22 agosto 2011

Manovra, Lega: le pensioni non si toccano Udc: premier respinga ricatto del Carroccio

Le pensioni non si toccano, mentre bisognerà intervenire per ridurre i tagli agli enti locali. E' questo l'esito della segreteria politica della Lega, riunita oggi in via Bellerio. L'incontro è durato poco più di due ore. I vertici del Carroccio si sono dati appuntamento per discutere dei provvedimenti correttivi alla manovra, in vista dell'iter parlamentare. Tra gli altri erano presenti il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, e il ministro dell'Interno, Roberto Maroni. ''La segreteria politica della Lega Nord, presieduta dal segretario federale, Umberto Bossi, riunitasi in giornata odierna nella sede di via Bellerio - si legge in una dichiarazione di Calderoli - ha deliberato i seguenti correttivi che la Lega Nord intende presentare come proposte per la manovra: 1) Le norme relative alla previdenza contenute nel decreto legge 138 sono idonee e non suscettibili di modifica vista l'intesa raggiunta a riguardo tra Umberto Bossi e Silvio Berlusconi''.
''2) L'assoluta necessità - avverte il ministro della Semplificazione - di un ridimensionamento dell'intervento sulle autonomie locali. 3) Una proposta incisiva ed equa per sconfiggere la grande evasione fiscale e conseguentemente reperire risorse per lo sviluppo del Paese'', conclude.
In via Bellerio il ministro della Semplificazione ha anche incontrato alcuni rappresentanti dell'Anci, fra cui il presidente facente funzione Osvaldo Napoli, per discutere sui tagli ai piccoli Comuni. "Calderoli fra 4-5 giorni farà una proposta - ha spiegato Napoli - vedremo cosa ci presenterà". Oggi centinaia di amministratori locali si sono riuniti sotto la Prefettura di Torino per dire no al taglio dei piccoli Comuni previsto dalla manovra.
Mentre sulle pensioni è intervenuto dal meeting di Rimini il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, ribadendo che ''sono state totalmente riformate e ora sono sostenibili''. ''L'unico punto che si può discutere, confrontandoci con il sindacato riformista - ha aggiunto - può riguardare i tempi di entrata in vigore di una riforma già fatta e anticipata dal 2020 al 2016''. Sacconi ha voluto però sottolineare che ''dietro le norme, ci sono le persone con la loro carne e il loro spirito e dunque oltre a pensare alla sostenibilità finanziaria bisogna preoccuparsi anche della sostenibilità sociale''.
Il ministro del Welfare tiene a ribadire che ''il sistema nel medio e lungo termine è sostenibilissimo. Anzi, non c'è un sistema che sia più sostenibile del nostro in tutta Europa: abbiamo fatto quel che si doveva fare, riparando alla disastrosa e antistorica controriforma di Prodi, colpevolmente decisa appena tre anni e mezzo fa, con un abbassamento dell'età pensionabile che ci è costata 10 mld di euro''.
''Il Parlamento potrà far di meglio e migliorare la manovra anti-crisi? Certamente sì: ma mi auguro che, al contrario, non peggiori la manovra o procuri danni'' è l'auspicio espresso dal ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani. Il ministro premette che ''in qualità di ministro, non posso non condividere la manovra anti-crisi approvata a Palazzo Chigi'' ma ''resta il fatto che, sempre a saldi invariati, attendiamo miglioramenti in Parlamento''.
Poi, a proposito dell'intervento tenuto stamane al meeting di Rimini, ha precisato: "Non ho mai parlato di problema di leadership del partito, il mio discorso apriva all'opportunità e necessità di nuovi meccanismi di rappresentanza popolare e formazione del consenso, rappresentati in primis dal web. E' una rivoluzione che dovrebbe coinvolgere tutto il mondo della politica".
Intanto anche il Terzo polo sta ultimando lo studio di proposte alternative a quelle del governo. ''Invitiamo'' il premier ''a respingere il ricatto della Lega e a proporre in Parlamento misure serie ed equilibrate. Se troverà questo coraggio troverà anche in Parlamento i voti necessari per approvare il decreto'' è la posizione dei gruppi parlamentari dell'Udc di Camera e Senato, insieme alle altre forze del Terzo polo, che, si legge in una nota, ''presenteranno una serie di emendamenti alla manovra economica bis che, così com'è, è iniqua e vessatoria per le famiglie, il ceto medio e le fasce più deboli''.
Mentre domani pomeriggio alle 15 il segretario nazionale del Pd, Pier Luigi Bersani, presenterà, presso la sede del partito, le proposte del Pd in vista della discussione sulla manovra in Parlamento. Mercoledì 24 agosto, secondo quanto si legge in una nota dell'ufficio stampa del Pd, i contenuti verranno illustrati alle parti sociali.
Sempre per mercoledì è previsto il presidio della Cgil alle 9 davanti al Senato, contro una manovra definita "ingiusta, iniqua e sbagliata". All'iniziativa parteciperà anche il leader Susanna Camusso.