4 agosto 2011

CRISI: BERLUSCONI, PATTO COMPLESSIVO ENTRO SETTEMBRE

Governo rispondera' nei prossimi giorni'' alle sollecitazioni e alle proposte delle Parti sociali. ''Sara' un confronto senza soluzioni di continuita', e vogliamo arrivare entro settembre a un patto complessivo'' contro la crisi. Lo afferma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi dopo l'incontro con le Parti sociali.GOVERNO PROPONE AZIONE IN 8 PUNTI PER CRESCITA. Il Governo avrebbe proposto alle Parti sociali un piano d'azione per la crescita in otto punti.Pareggio di bilancio e liberta' economica nella costituzione; riforma assistenziale e fiscale e contrasto all'evasione; modernizzazione delle relazioni industriali e del mercato del lavoro; finanze e reti di impresa con internazionalizzazione; accelerazione opere pubbliche, delle reti energetiche e delle nuove reti di telecomunicazione; privatizzazioni anche dei servizi pubblici locali e liberalizzazioni; costi della politica e semplificazione della politica della burocrazia e delle funzioni pubbliche e sociali centrali e locali; diffusione delle nuove tecnologie, fondi strutturali europei e Mezzogiorno
PARTI SOCIALI, OK DISPONIBILITA' DELLA POLITICA MA AGIRE SUBITO Le parti sociali dopo l'incontro odierno con governo e opposizioni chiedono che si agisca subito per arginare le tensioni finanziarie sull'Italia. In una nota congiunta, Abi, Alleanza Cooperative Italiane (Confcooperative, Lega Cooperative, Agci), Ania, Cgil, Cia, Cisl, Claai, Coldiretti, Confagricotura, Confapi, Confindustria, ReteImprese Italia (Confocommercio, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confesercenti), Ugl, Uil, riferiscono di aver ''presentato al Governo e alle opposizioni un documento, articolato in sei punti, per consolidare la stabilita' dei conti pubblici e promuovere la crescita. Le parti sociali prendono atto dell'immediata disponibilita' del Governo e delle opposizioni a confrontarsi per affrontare le proposte presentate. In questo quadro, segnalano la necessita' che vi sia piena consapevolezza da parte di tutti della serieta' della situazione italiana. Di conseguenza, ribadiscono l'urgenza di attuare fin dai prossimi giorni i provvedimenti necessari per far rientrare le tensioni sui mercati finanziari''.''Le parti sociali - conclude la nota - nel proseguire il lavoro comune, si incontreranno nuovamente la prossima settimana, per un esame costante degli sviluppi della situazione economica e finanziaria''.MARCEGAGLIA, MOMENTO GRAVE CHE VA AFFRONTATO CON URGENZA. Il documento presentato dalle Parti sociali al Governo vuole rappresentare la gravita' e l'urgenza del momento. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. ''Il momento e' grave - ha detto la Marcegaglia -, siamo in una situazione di straordinarieta' e va affontato senza scuse o scappatoie e va affrontato con urgenza''.''Non siamo in un momento normale, ma in un momento difficile - ha aggiunto il presidente di Confindustria - in cui lo spread tra Btp e Bund non e' lontano dalla Spagna''.TRA PREMIER E TREMONTI ''BOTTA E RISPOSTA'' SU RUOLO BCE Il presidente del Consiglio e il ministro dell'Economia dissentono sul ruolo che la Banca Centrale Europea puo' avere nelle strategie anticrisi.Illustrando in conferenza stampa i contenuti dell'incontro tra governo e parti sociali tenuto a Palazzo Chigi, Giulio Tremonti spiega che non ci sara' solo un percorso interno ma anche un programma di lavoro tra Italia e l'estero. In particolare, sottolinea Tremonti, sono in via di definizione ''proposte comuni tra Ocse, Ue e Fmi''. ''Anche la Bce'', lo interrompe Berlusconi. Il ministro resta un attimo in silenzio, apparentemente sorpreso dell'intervento del premier, al quale poi fa notare che ''la Bce e' un organismo sicuramente importante ma non coinvolgibile''. ''Ma informabile quello si'...'', replica nuovamente Berlusconi.''GOVERNO RENDICONTA'', PREMIER CONSEGNA OPUSCOLO A PARTI SOCIALI ''Intendiamo non solo avere idee e stipulare accordi, ma anche avere una piu' vasta comunicazione di quello che il Governo ha fatto e fara'''.Silvio Berlusconi, dopo aver incontrato le Parti sociali, mette in chiaro che le intese da sole non bastano. Detto, fatto. E un po' a sorpresa, in attesa di capire quali fossero le ricette del governo per la crescita, i segretari confederali dei sindacati, nonche' il presidente di Confindustria si ritrovano - tra gli altri - a sfogliare un libricino, un opuscolo patinato, aggiornato al 30 marzo 2011, dal titolo che e' un programma: ''Il Governo rendiconta - I provvedimenti approvati: novita' e opportunita''. Cento pagine per ripercorrere quanto fatto finora dall'esecutivo e quanto ancora intende fare per il rilancio del Paese e la ripresa dell'economia. Sette le ''missioni'' che si e' posto il IV Governo Berlusconi: rilanciare lo sviluppo, sostegno a famiglie e giovani, sicurezza e giustizia, sud, federalismo, piano straordinario di finanza pubblica e modernizzazione dei servizi. Per ognuna di queste voci il riassunto delle cose fatte e quelle da fare. Il tutto preceduto da un'introduzione autografata di Berlusconi (ritratto in controcopertina mentre saluta sorridente in doppiopetto), in cui si assicura che ''il nostro governo del fare ha realizzazo il meglio possibile nella peggiore situazione economica possibile''.Ecco allora che, a guardar bene, sono state intraprese ben 106 azioni in oltre 42 voci economiche (dal sostegno agli imprenditori alla competitivita' delle Pmi, dalle agevolazione per l'imprenditoria giovanile all'internazionalizzazione delle imprese, dal libro unico alla legge obiettivo fino alla legge di stabilita' del 2011).Cosi', si ribadisce che questa maggioranza ha previsto 100 milioni di euro di finanziamento per l'apprendistato (legge 191 del 2009), un aiuto agli imprenditori con ammortizzatori sociali per 950 milioni di euro al 2012 e la riduzione del 3% dell'acconto Irap ed Ires (legge 2 del 2009). E poi le infrastrutture, per le quali - si legge sempre nella pubblicazione - e' stato istituito un fondo per il potenziamento delle rete nazionale, ''comprese le reti di telecomunicazioni ed energetiche'' (legge 133 del 2008).Senza dimenticare che per il finanziamento delle opere strategiche di ''preminente interesse nazionale'' sono stati concessi finanziamenti per 9,4 miliardi (legge 2 del 2009).''Di tutte queste cose e di molto altro ancora rende conto questa pubblicazione istituzionale'', sottolinea il premier nella sua prefazione. Che assicura: ''Continueremo a lavorare negli interesse degli italiani fino al termine del nostro mandato''.