Mercato automobilistico ancora fortemente negativo a novembre: dai dati della Motorizzazione emerge un calo del 9,25 % rispetto allo stesso mese del 2010, con l'immatricolazione di 132.579 autovetture nuove, (un anno fa furono 146.088). Segno negativo anche per i trasferimenti di proprietà di auto usate che a novembre sono stati 390.822, con una variazione di -6,56% rispetto a novembre 2010, quando furono 418.239.
Dall'inizio dell'anno sono state immatricolate 1.636.299 vetture nuove, con un calo del 10,60% rispetto allo stesso periodo del 2010, pari a quasi 200 mila vetture.
"Purtroppo proprio Federauto, un anno fa, ha azzeccato in pieno questa previsione drammatica - ha detto Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto -. I dati diffusi oggi sulle immatricolazioni -9,25% ci dicono che al peggio non c'è mai fine. Ora più che mai l'imperativo è fare presto".
Il mercato italiano dell'auto torna così indietro di 15 anni, sui livelli del lontano 1996. A sottolinearlo è stata l'Unrae, Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri che, attraverso il direttore generale Gianni Filipponi, sottolinea come il risultato di novembre confermare "le gravi difficoltà di un mercato che, a sua volta, riflette la situazione economica generale". Ma, aggiunge Filipponi, "l'automobile con il suo grande peso nella società, può giocare un ruolo importante nello stimolare quella ripresa della crescita, che è tra gli obiettivi primari del nuovo Governo"."Il nostro intento, più volte manifestato nelle varie sedi istituzionali - ricorda Filipponi - è quello di lavorare insieme a Governo, Parlamento ed Enti locali, per favorire la crescita economica, il rilancio dei consumi, migliorare la qualità dell'aria e la sicurezza sulle nostre strade. Tutto ciò attraverso auto a basso impatto ambientale la cui diffusione deve essere favorita da infrastrutture adeguate''.Per l'intero anno il direttore generale Unrae conferma una previsione per il totale anno 2011 "di 1.750.000 immatricolazioni di autovetture, in calo dell'11% rispetto ad un anno fa, di ben il 19% rispetto al 2008, anno di inizio della crisi e, addirittura, del 30% rispetto all'anno record 2007''. E ''purtroppo - conclude Filipponi - la previsione del mercato delle autovetture per il prossimo anno, come già anticipato dall'Unrae, non può che indicarci una ulteriore contrazione rispetto ai livelli attuali''.
Dall'inizio dell'anno sono state immatricolate 1.636.299 vetture nuove, con un calo del 10,60% rispetto allo stesso periodo del 2010, pari a quasi 200 mila vetture.
"Purtroppo proprio Federauto, un anno fa, ha azzeccato in pieno questa previsione drammatica - ha detto Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto -. I dati diffusi oggi sulle immatricolazioni -9,25% ci dicono che al peggio non c'è mai fine. Ora più che mai l'imperativo è fare presto".
Il mercato italiano dell'auto torna così indietro di 15 anni, sui livelli del lontano 1996. A sottolinearlo è stata l'Unrae, Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri che, attraverso il direttore generale Gianni Filipponi, sottolinea come il risultato di novembre confermare "le gravi difficoltà di un mercato che, a sua volta, riflette la situazione economica generale". Ma, aggiunge Filipponi, "l'automobile con il suo grande peso nella società, può giocare un ruolo importante nello stimolare quella ripresa della crescita, che è tra gli obiettivi primari del nuovo Governo"."Il nostro intento, più volte manifestato nelle varie sedi istituzionali - ricorda Filipponi - è quello di lavorare insieme a Governo, Parlamento ed Enti locali, per favorire la crescita economica, il rilancio dei consumi, migliorare la qualità dell'aria e la sicurezza sulle nostre strade. Tutto ciò attraverso auto a basso impatto ambientale la cui diffusione deve essere favorita da infrastrutture adeguate''.Per l'intero anno il direttore generale Unrae conferma una previsione per il totale anno 2011 "di 1.750.000 immatricolazioni di autovetture, in calo dell'11% rispetto ad un anno fa, di ben il 19% rispetto al 2008, anno di inizio della crisi e, addirittura, del 30% rispetto all'anno record 2007''. E ''purtroppo - conclude Filipponi - la previsione del mercato delle autovetture per il prossimo anno, come già anticipato dall'Unrae, non può che indicarci una ulteriore contrazione rispetto ai livelli attuali''.