"Esprimo a nome dell'Associazione Assud che riunisce circa 5mila imprenditori in tutto il Mezzogiorno il piu' convinto apprezzamento per l'istituzione del ministero della Coesione territoriale: tale iniziativa rappresenta un chiaro segnale di rottura rispetto alle precedenti logiche fondate sull'egoismo territoriale e non sull'integrazione". Cosi' Andrea Guccione, presidente di Assud, plaude all'istituzione del ministero della Coesione territoriale nel neonato Governo Monti. "Il governo Monti, nel condividere i richiami del Presidente Napolitano all'unita' e alla solidarieta' nazionale, sembra seriamente intenzionato a valorizzare tutte le Regioni italiane, che potranno cosi' sprigionare le proprie migliori energie'', aggiunge Guccione. Al premier gli industriali meridionali riuniti nell'associazione Assud lanciano poi un appello e sottopongono un ventaglio di proposte per rilanciare lo sviluppo: ''Per la ripartenza del Sud non c'e' altra via che investire sulle giovani generazioni - premette Guccione - Dobbiamo creare gli strumenti normativi che consentano ai migliori talenti e alla parte sana e dinamica del Mezzogiorno di potersi esprimere. In particolare zero tasse per i primi cinque anni di attivita' (Iva, Irap, Ires), accesso al credito agevolato, abbattimento del costo del lavoro per le imprese del Sud che assumono giovani".
"E' importante, infine, ridurre e abbattere i processi burocratici ed i loro costi, affinche' si possa agevolare lo start up iniziale di qualsiasi iniziativa economica. Un ruolo importante in tutto questo lo gioca anche il mondo del credito, che dovra' saper cogliere queste nuove sfide investendo su azioni mirate a sostegno delle giovani generazioni'', conclude Guccione.
"E' importante, infine, ridurre e abbattere i processi burocratici ed i loro costi, affinche' si possa agevolare lo start up iniziale di qualsiasi iniziativa economica. Un ruolo importante in tutto questo lo gioca anche il mondo del credito, che dovra' saper cogliere queste nuove sfide investendo su azioni mirate a sostegno delle giovani generazioni'', conclude Guccione.