Abbandondare la maggioranza è "un atto di tradimento non verso il Pdl, ma verso il Paese". Lo dice il premier Silvio Berlusconi in conferenza stampa al G20.Il presidente del Consiglio non ritiene che la sua esperienza di governo stia terminando: ''Non ho questa sensazione''. Il Cavaliere assicura: ''Noi siamo al governo ed abbiamo una maggioranza solida e quindi continueremo a governare''. E "nonostante le defezioni siamo ancora maggioranza in Parlamento". Berlusconi si dice convinto di poter recuperare gli scontenti: "Quando incontrerò queste persone si ricostituirà la forza della nostra maggioranza, torneranno sulle loro posizioni".
Berlusconi intende quindi andare avanti: ''Mi sono chiesto chi potrebbe rappresentare l'Italia se non ci fossi io e il panorama della politica non mi ha indicato un personaggio che potrebbe rappresentarla dignitosamente''. Perché non ci sono alternative ''credibili'' all'attuale esecutivo.
Berlusconi non ritiene necessario arrivare a un governo di larghe intese. "Io - dice - non credo che ci sia la necessità di arrivare a quello. Ritengo che questo governo - insiste - abbia una solida maggioranza in Parlamento''.
Quanto alle misure anticrisi inserite nel maxiemendamento alla legge di Stabilità, assicura, ''saranno approvate entro fine novembre''. Quindi conferma la richiesta di fiducia sul provvedimento. ''Con l'attuale architettura istituzionale italiana, che è fatta per rendere difficili le decisioni, io credo che il ricorso alla fiducia sia una fatto quasi obbligatorio e quindi continueremo a porre la fiducia. Sul ddl stabilità metteremo la fiducia'', spiega Berlusconi.
''Non siamo preoccupati - continua il presidente del Consiglio accanto al quale, in conferenza stampa, siede il ministro dell'Economia Giulio Tremonti -. Forse abbiamo sbagliato in passato nel ritenere che la nostra economia potesse sostenere facilmente questo debito. Ma richiamati alla necessità di ridurre il debito, ci siamo subito impegnati per il pareggio di bilancio nel 2013, continueremo con decisione in questa direzione. La nostra economia e il sistema bancario sono solidi''.
Berlusconi intende quindi andare avanti: ''Mi sono chiesto chi potrebbe rappresentare l'Italia se non ci fossi io e il panorama della politica non mi ha indicato un personaggio che potrebbe rappresentarla dignitosamente''. Perché non ci sono alternative ''credibili'' all'attuale esecutivo.
Berlusconi non ritiene necessario arrivare a un governo di larghe intese. "Io - dice - non credo che ci sia la necessità di arrivare a quello. Ritengo che questo governo - insiste - abbia una solida maggioranza in Parlamento''.
Quanto alle misure anticrisi inserite nel maxiemendamento alla legge di Stabilità, assicura, ''saranno approvate entro fine novembre''. Quindi conferma la richiesta di fiducia sul provvedimento. ''Con l'attuale architettura istituzionale italiana, che è fatta per rendere difficili le decisioni, io credo che il ricorso alla fiducia sia una fatto quasi obbligatorio e quindi continueremo a porre la fiducia. Sul ddl stabilità metteremo la fiducia'', spiega Berlusconi.
''Non siamo preoccupati - continua il presidente del Consiglio accanto al quale, in conferenza stampa, siede il ministro dell'Economia Giulio Tremonti -. Forse abbiamo sbagliato in passato nel ritenere che la nostra economia potesse sostenere facilmente questo debito. Ma richiamati alla necessità di ridurre il debito, ci siamo subito impegnati per il pareggio di bilancio nel 2013, continueremo con decisione in questa direzione. La nostra economia e il sistema bancario sono solidi''.