"Il governo non ce la fa piu'", dice perentorio il primo inquilino di Montecitorio ospite di Agora'. "Nessuno- osserva- auspica che Berlusconi vada via per dar vita ad un governicchio. O si riesce a dar vita ad un governo di larghe intese composto da tutte le forze che si sentono in grado di presentare sacrifici agli italiani, altrimenti e' meglio che si vada a votare". D'altra parte, sottolinea Fini, "possiamo continuare ad andare avanti con un esecutivo che, se sta bene, va avanti con un voto? Non credo sia nell'interesse del Paese".
Il presidente della Camera si mostra addirittura comprensivo nei confronti di Berlusconi. "Che poteva fare con un ministro dell'Economia che sostiene tesi diverse rispetto a quelle della quasi totalita' dei ministri, con un alleato che rende impossibile un intervento strutturale sulla previdenza? Non poteva che partorire un topolino ma qui e' l'Italia che non ce la fa piu' non solo il governo", osserva.
Analisi del tutto diversa da quella di Angelino Alfano. Il segretario del Pdl stamattina e' salito al Colle per incontrare il Capo dello stato. "A Napolitano abbiamo fatto presente che noi attendiamo adempiere agli impegni assunti in Europa; gli abbiamo detto che quella lettera rappresenta un programma di governo che ci porta al 2013 e che abbiamo i numeri per arrivare al 2013 con questo governo, presieduto da Berlusconi", dice Alfano. Che ribadisce: "In questa legislatura c'e' solo il governo Berlusconi".
Per l'ex Guardasigilli "la lettera inviata alla Ue ha due grandi pregi: e' la sintesi di un accordo di coalizione ed e' validata dalla Ue. Quei principi saranno tradotti in legge: abbiamo cominciato ieri sera in Cdm". Ora la partita e' in Parlamento: "Chiedo a tutti di mettere da parte gli egoismi e pensare al bene del Paese, trovando anche maggioranze piu' ampie sui singoli provvedimenti".
Ottimista, il segretario del Pdl, lo e' anche in tema di malpancisti. Sei parlamentari hanno scritto una lettera al Corriere della Sera nella quale chiedono un cambio di passo all'esecutivo. "Non sono usciti- dice Alfano- ma hanno posto questioni politiche che valuteremo con attenzione. Se come io penso queste vicende troveranno un buon esito interno, tutto si risolvera' come successo altre volte in passato".
Il presidente della Camera si mostra addirittura comprensivo nei confronti di Berlusconi. "Che poteva fare con un ministro dell'Economia che sostiene tesi diverse rispetto a quelle della quasi totalita' dei ministri, con un alleato che rende impossibile un intervento strutturale sulla previdenza? Non poteva che partorire un topolino ma qui e' l'Italia che non ce la fa piu' non solo il governo", osserva.
Analisi del tutto diversa da quella di Angelino Alfano. Il segretario del Pdl stamattina e' salito al Colle per incontrare il Capo dello stato. "A Napolitano abbiamo fatto presente che noi attendiamo adempiere agli impegni assunti in Europa; gli abbiamo detto che quella lettera rappresenta un programma di governo che ci porta al 2013 e che abbiamo i numeri per arrivare al 2013 con questo governo, presieduto da Berlusconi", dice Alfano. Che ribadisce: "In questa legislatura c'e' solo il governo Berlusconi".
Per l'ex Guardasigilli "la lettera inviata alla Ue ha due grandi pregi: e' la sintesi di un accordo di coalizione ed e' validata dalla Ue. Quei principi saranno tradotti in legge: abbiamo cominciato ieri sera in Cdm". Ora la partita e' in Parlamento: "Chiedo a tutti di mettere da parte gli egoismi e pensare al bene del Paese, trovando anche maggioranze piu' ampie sui singoli provvedimenti".
Ottimista, il segretario del Pdl, lo e' anche in tema di malpancisti. Sei parlamentari hanno scritto una lettera al Corriere della Sera nella quale chiedono un cambio di passo all'esecutivo. "Non sono usciti- dice Alfano- ma hanno posto questioni politiche che valuteremo con attenzione. Se come io penso queste vicende troveranno un buon esito interno, tutto si risolvera' come successo altre volte in passato".