Nella recente Assemblea Plenaria del Cgie la relazione di Governo preannunciava ulteriori tagli al bilancio del Ministero Affari Esteri nel 2013 pari a 206 milioni di euro ed una cifra imprecisata per il 2014 e 2015". Così il Segretario Generale Elio Carozza annuncia la settimana di mobilitazione promossa dal Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, in programma dal 28 novembre al 4 dicembre prossimi.
"In questo quadro, - ricorda Carozza - le risorse a disposizione per una politica a favore degli italiani all'estero per quanto riguarda la lingua e cultura, i giovani italiani ed oriundi e l'assistenza ai connazionali in condizione di indigenza, verranno ulteriormente ridotte, superando il livello di criticità e rendendo impossibile nel futuro assicurare servizi minimamente adeguati alle Comunità italiane nel mondo".
"Nella stessa occasione – prosegue - sono stati preannunciati ulteriori tagli nelle sedi consolari di tutto il mondo, con la momentanea esclusione dell'America Latina e dell'Asia. La stessa attività degli organismi di rappresentanza degli italiani all'estero subirà un forte ridimensionamento. La stampa italiana all'estero, l'attività della maggioranza degli enti gestori rischiano di dover chiudere o drasticamente ridimensionare la loro attività, ma sopratutto milioni di immigrati si vedranno sottratti o ridotti al minimo servizi di cui hanno bisogno. Per la prima volta nella storia d'Italia, si rischia una vera e propria rottura nel rapporto che ha tradizionalmente legato l'emigrazione al Paese di origine".
"Contro questo rischio concreto – prosegue Carozza - il CGIE rivolge un appello ai Comites, a tutto il mondo dell'Associazionismo in Italia ed all'estero, ai patronati e a tutti gli italiani all’estero per dare vita ad una "Settimana di Mobilitazione" che, dal 28 novembre al 4 dicembre, coinvolga tutte le più significative realtà dell'emigrazione nel mondo in momenti di mobilitazione e di lotta per contrastare questi tagli ed imporre una svolta significativa nella politica dell'Italia nei confronti delle sue comunità all'estero".
"Si tratta di dare vita – spiega il segretario generale - ad una serie di manifestazioni, sit-in presso le Ambasciate e le Sedi Consolari, conferenze stampa e tutto quanto può risultare utile per rendere evidente che tutto il mondo dell'emigrazione non può e non vuole subire passivamente una politica ingiusta e pericolosa. Questa mobilitazione rappresenta anche l'occasione – si aggiunge - per ribadire l'opposizione più netta ed unitaria alla legge Tofani sulla trasformazione dei Comites e del Cgie in organismi burocratici e partitici, estranei ai veri bisogni delle Comunità chiamate ad eleggerli".
"In questo quadro, - ricorda Carozza - le risorse a disposizione per una politica a favore degli italiani all'estero per quanto riguarda la lingua e cultura, i giovani italiani ed oriundi e l'assistenza ai connazionali in condizione di indigenza, verranno ulteriormente ridotte, superando il livello di criticità e rendendo impossibile nel futuro assicurare servizi minimamente adeguati alle Comunità italiane nel mondo".
"Nella stessa occasione – prosegue - sono stati preannunciati ulteriori tagli nelle sedi consolari di tutto il mondo, con la momentanea esclusione dell'America Latina e dell'Asia. La stessa attività degli organismi di rappresentanza degli italiani all'estero subirà un forte ridimensionamento. La stampa italiana all'estero, l'attività della maggioranza degli enti gestori rischiano di dover chiudere o drasticamente ridimensionare la loro attività, ma sopratutto milioni di immigrati si vedranno sottratti o ridotti al minimo servizi di cui hanno bisogno. Per la prima volta nella storia d'Italia, si rischia una vera e propria rottura nel rapporto che ha tradizionalmente legato l'emigrazione al Paese di origine".
"Contro questo rischio concreto – prosegue Carozza - il CGIE rivolge un appello ai Comites, a tutto il mondo dell'Associazionismo in Italia ed all'estero, ai patronati e a tutti gli italiani all’estero per dare vita ad una "Settimana di Mobilitazione" che, dal 28 novembre al 4 dicembre, coinvolga tutte le più significative realtà dell'emigrazione nel mondo in momenti di mobilitazione e di lotta per contrastare questi tagli ed imporre una svolta significativa nella politica dell'Italia nei confronti delle sue comunità all'estero".
"Si tratta di dare vita – spiega il segretario generale - ad una serie di manifestazioni, sit-in presso le Ambasciate e le Sedi Consolari, conferenze stampa e tutto quanto può risultare utile per rendere evidente che tutto il mondo dell'emigrazione non può e non vuole subire passivamente una politica ingiusta e pericolosa. Questa mobilitazione rappresenta anche l'occasione – si aggiunge - per ribadire l'opposizione più netta ed unitaria alla legge Tofani sulla trasformazione dei Comites e del Cgie in organismi burocratici e partitici, estranei ai veri bisogni delle Comunità chiamate ad eleggerli".