Non so ''cosa succede martedì (quando si voterà in rendiconto, ndr). Ma nostro compito è creare un momento di verità. Noi daremo l'occasione parlamentare perché chi pensa che non si può andare avanti così, lo dica chiaramente davanti al Paese". Lo dice Pier Luigi Bersani a 'In mezz'ora'.E, a proposito dell'eventualità di una mozione di sfiducia, il leader del Pd chiarisce: "Se si risolve prima non ci sarà bisogno di mozione di sfiducia. Stiamo valutando, ci stiamo ragionando". ''Se presenteremo una mozione di sfiducia anche se passerà il rendiconto? Mi sembra evidente. Anzi, a maggior ragione lo faremo'', aggiunge Bersani.
Ma il Pd appoggerebbe un governo Letta o Schifani? "No", replica Bersani. Perché "non cambierebbe nulla", rispetto all'attuale governo di centrodestra. Mentre rispetto all'ipotesi di un governo guidato da Mario Monti, il leader Pd dice: "Lascio la parola a Napolitano". "Il Pd darà il suo sostegno a un governo che abbia credibilità nel mondo", aggiunge.
Quali i punti programmatici di un governo di emergenza? "Questione fiscale, che significa che paghi chi deve pagare e non i soliti. Liberalizzazioni. Un minimo di impulso all'economia. Metter mano ai temi del welfare per troppa precarietà e trovare meccanismi flessibili per il pensionamento. E una riforma elettorale decente e decorosa", elenca Bersani. "Esaurita questa fase si va a votare e si riparte con programmi nuovi".
Quanto a Matteo Renzi, "problemi zero, ma ciascuno si prenda le proprie responsabilità. Qui non si scherza, davanti a noi c'è l'Italia e non i propri destini personali". E sui fischi di ieri in piazza San Giovanni al sindaco di Firenze: "Fischi? Ma ieri in piazza c'erano centinaia di migliaia di persone... c'è stato solo un battibecco... Certo, è stata una cosa spiacevole. Ma vorrei ricordare che Renzi è uno del Pd e io sono anche il suo segretario".
Ma il Pd appoggerebbe un governo Letta o Schifani? "No", replica Bersani. Perché "non cambierebbe nulla", rispetto all'attuale governo di centrodestra. Mentre rispetto all'ipotesi di un governo guidato da Mario Monti, il leader Pd dice: "Lascio la parola a Napolitano". "Il Pd darà il suo sostegno a un governo che abbia credibilità nel mondo", aggiunge.
Quali i punti programmatici di un governo di emergenza? "Questione fiscale, che significa che paghi chi deve pagare e non i soliti. Liberalizzazioni. Un minimo di impulso all'economia. Metter mano ai temi del welfare per troppa precarietà e trovare meccanismi flessibili per il pensionamento. E una riforma elettorale decente e decorosa", elenca Bersani. "Esaurita questa fase si va a votare e si riparte con programmi nuovi".
Quanto a Matteo Renzi, "problemi zero, ma ciascuno si prenda le proprie responsabilità. Qui non si scherza, davanti a noi c'è l'Italia e non i propri destini personali". E sui fischi di ieri in piazza San Giovanni al sindaco di Firenze: "Fischi? Ma ieri in piazza c'erano centinaia di migliaia di persone... c'è stato solo un battibecco... Certo, è stata una cosa spiacevole. Ma vorrei ricordare che Renzi è uno del Pd e io sono anche il suo segretario".