Il governo di Mario Monti rappresenta una "sospensione certamente negativa della democrazia". Silvio Berlusconi, parlando ai senatori del Pdl, attacca duramente il nuovo esecutivo: "La decisione finale ci e' stata praticamente imposta, con i tempi voluti dal presidente della Repubblica". Il governo di Mario Monti durera' "quello che decideremo noi per quanto sara' utile per il Paese, anche in relazione alla nostra campagna elettorale e secondo quello che ci diranno i sondaggi".
A MONTI AVEVO OFFERTO L'ECONOMIA, DISSE DI NO - "A Monti ho prima offerto di fare il ministro dell'Economia del mio governo, ma mi ha detto no. E allora gli ho offerto di fare il premier e tenersi anche l'Economia, sostenuto dalla nostra maggioranza, ma si sentiva ormai traguardato e ci ha detto no".
IMPOTENTE CON NAPOLITANO - "Come presidente del Consiglio mi sentivo impotente, potevo solo suggerire disegni di legge. Anche i decreti, quando arrivavano al Quirinale, il presidente della Repubblica diceva no a 2 su 3". "Ci correggeva- dice di Napolitano- con la matita rossa, come una maestra con i bambini delle elementari".
DALLA BCE MISURE ININFLUENTI - "Ho parlato con Draghi e gli ho chiesto cosa sta facendo la Bce per l'Italia: mi ha parlato di un piano assolutamente ininfluente, che al massimo sposta lo spread di 10 punti. Ridicolo".
NO ALLA PATRIMONIALE - La patrimoniale sarebbe una "misura tributaria assolutamente depressiva: l'ho detto anche all'ultimo meeting dei capi di Stato e di governo dove ero l'unico che ci capiva qualcosa, avendo fatto l'imprenditore". "Secondo lo studio di una banca italiana- rivela- ci sarebbe una diminuzione del valore degli immobili tra il 15 e il 20%".
GLI ITALIANI NON SONO COSI' CRETINI - "Non possiamo lasciare il Paese alla sinistra. E poi a chi? A Di Pietro, Vendola e Bersani. Gli italiani non sono cosi' cretini da dare il voto a questi qua".
A MONTI AVEVO OFFERTO L'ECONOMIA, DISSE DI NO - "A Monti ho prima offerto di fare il ministro dell'Economia del mio governo, ma mi ha detto no. E allora gli ho offerto di fare il premier e tenersi anche l'Economia, sostenuto dalla nostra maggioranza, ma si sentiva ormai traguardato e ci ha detto no".
IMPOTENTE CON NAPOLITANO - "Come presidente del Consiglio mi sentivo impotente, potevo solo suggerire disegni di legge. Anche i decreti, quando arrivavano al Quirinale, il presidente della Repubblica diceva no a 2 su 3". "Ci correggeva- dice di Napolitano- con la matita rossa, come una maestra con i bambini delle elementari".
DALLA BCE MISURE ININFLUENTI - "Ho parlato con Draghi e gli ho chiesto cosa sta facendo la Bce per l'Italia: mi ha parlato di un piano assolutamente ininfluente, che al massimo sposta lo spread di 10 punti. Ridicolo".
NO ALLA PATRIMONIALE - La patrimoniale sarebbe una "misura tributaria assolutamente depressiva: l'ho detto anche all'ultimo meeting dei capi di Stato e di governo dove ero l'unico che ci capiva qualcosa, avendo fatto l'imprenditore". "Secondo lo studio di una banca italiana- rivela- ci sarebbe una diminuzione del valore degli immobili tra il 15 e il 20%".
GLI ITALIANI NON SONO COSI' CRETINI - "Non possiamo lasciare il Paese alla sinistra. E poi a chi? A Di Pietro, Vendola e Bersani. Gli italiani non sono cosi' cretini da dare il voto a questi qua".