Il presidente della Rpubblica, Giorgio Napolitano, ha nominato oggi senatore a vita, ai sensi dell'articolo 59, secondo comma, della Costituzione, il professor Mario Monti, che ha illustrato la patria per altissimi meriti nel campo scientifico e sociale. Il decreto è stato controfirmato dal presidente del Consiglio dei ministri, onorevole Silvio Berlusconi. Il presidente Napolitano ha informato della nomina il presidente del Senato della Repubblica, senatore Renato Schifani. "Il capo dello stato ha dato personalmente notizia della nomina al neo senatore, porgendogli i più vivi auguri".
La situazione è troppo grave per poter contrapporre gli interessi del partito o personali a quelli del Paese, questa la riflessione cui sarebbe arrivato il premier. Il Capo dell'esecutivo ha sentito nel pomeriggio Giorgio Napolitano per analizzare la situazione politica ed economica ed i possibili sbocchi. Non può esserci una soluzione che escluda
chi ha vinto le elezioni, ma deve essere una soluzione a tempo e con un programma preciso, sarebbe stato il ragionamento del presidente del Consiglio. Una scelta maturata però con il netto no della Lega, del tutto contraria a un esecutivo di larghe intese. Addirittura circolano anche voci su quale potrebbe essere la composizione del governo. Amato nel ruolo di vicepremier, Gianni Letta sottosegretario a palazzo Chigi, mentre c'è chi parla di Fabrizio Saccomanni all'Economia. Solo indiscrezioni per il momento. Nel governo potrebbero entrare alcuni esponenti del Pdl, come Fitto e Frattini. C'è, però, ancora una parte del partito di via dell'Umiltà che insiste sulla necessità di andare alle elezioni. In particolar modo per il voto anticipato è Altero Matteoli che, a suo dire, porterebbe con sè quasi 30 deputati ex An.
La situazione è troppo grave per poter contrapporre gli interessi del partito o personali a quelli del Paese, questa la riflessione cui sarebbe arrivato il premier. Il Capo dell'esecutivo ha sentito nel pomeriggio Giorgio Napolitano per analizzare la situazione politica ed economica ed i possibili sbocchi. Non può esserci una soluzione che escluda
chi ha vinto le elezioni, ma deve essere una soluzione a tempo e con un programma preciso, sarebbe stato il ragionamento del presidente del Consiglio. Una scelta maturata però con il netto no della Lega, del tutto contraria a un esecutivo di larghe intese. Addirittura circolano anche voci su quale potrebbe essere la composizione del governo. Amato nel ruolo di vicepremier, Gianni Letta sottosegretario a palazzo Chigi, mentre c'è chi parla di Fabrizio Saccomanni all'Economia. Solo indiscrezioni per il momento. Nel governo potrebbero entrare alcuni esponenti del Pdl, come Fitto e Frattini. C'è, però, ancora una parte del partito di via dell'Umiltà che insiste sulla necessità di andare alle elezioni. In particolar modo per il voto anticipato è Altero Matteoli che, a suo dire, porterebbe con sè quasi 30 deputati ex An.