Il Mezzogiorno rappresenta la grande riserva su cui l'Italia puo' contare per un suo nuovo e piu' intenso ed equilibrato sviluppo. Il momento e' molto difficile, molto duro per il nostro Paese, quello che e' essenziale e' questa bella partecipazione di tutte le generazioni". Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al sacrario dei Caduti di Bari.
UNA CRISI SENZA PRECEDENTI - "Mentre il nostro paese e tanti altri nel mondo sono stretti in una crisi economica di intensita', durata ed estensione senza precedenti nel periodo seguito alla II guerra mondiale, gli scenari internazionali si caricano di vecchie e nuove tensioni. Cresce l'instabilita' ed emergono minacce trasversali, con il diffondersi del terrorismo e di movimenti eversivi transnazionali, la caduta di regimi autoritari pluridecennali e l'insorgere di forme antistoriche di radicalismo politico e religioso nonche' di piu' generali fenomeni di intolleranza e di chiusura". Cosi' il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato in occasione del Giorno dell'Unita' Nazionale e Giornata delle Forze Armate.
Napolitano spiega che e' "in atto una profonda e generale trasformazione dell'ordine internazionale, che mette in discussione le fondamenta del sistema di governance e dei modelli di sviluppo dominanti nell'ultimo sessantennio. Le stesse Istituzioni internazionali, preposte alla gestione delle emergenze, stentano ad intervenire con prontezza ed efficacia, frenate dalla insufficiente unitarieta' di intenti dei paesi membri".
"Nell'anno in cui ricorre il 150° dell'Unita' Nazionale, pur pienamente ed orgogliosamente consapevoli di quanto l'Italia ha saputo fare a partire da quel remoto e glorioso 1861, credo sia nostro dovere guardare al futuro, non limitarsi alla celebrazione del passato", conclude.
UNA CRISI SENZA PRECEDENTI - "Mentre il nostro paese e tanti altri nel mondo sono stretti in una crisi economica di intensita', durata ed estensione senza precedenti nel periodo seguito alla II guerra mondiale, gli scenari internazionali si caricano di vecchie e nuove tensioni. Cresce l'instabilita' ed emergono minacce trasversali, con il diffondersi del terrorismo e di movimenti eversivi transnazionali, la caduta di regimi autoritari pluridecennali e l'insorgere di forme antistoriche di radicalismo politico e religioso nonche' di piu' generali fenomeni di intolleranza e di chiusura". Cosi' il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato in occasione del Giorno dell'Unita' Nazionale e Giornata delle Forze Armate.
Napolitano spiega che e' "in atto una profonda e generale trasformazione dell'ordine internazionale, che mette in discussione le fondamenta del sistema di governance e dei modelli di sviluppo dominanti nell'ultimo sessantennio. Le stesse Istituzioni internazionali, preposte alla gestione delle emergenze, stentano ad intervenire con prontezza ed efficacia, frenate dalla insufficiente unitarieta' di intenti dei paesi membri".
"Nell'anno in cui ricorre il 150° dell'Unita' Nazionale, pur pienamente ed orgogliosamente consapevoli di quanto l'Italia ha saputo fare a partire da quel remoto e glorioso 1861, credo sia nostro dovere guardare al futuro, non limitarsi alla celebrazione del passato", conclude.