11 novembre 2011

GOVERNO: NAPOLITANO AL LAVORO, POSSIBILE INCARICO GIA' DOMENICA.

Giorni di lavoro intenso per il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Lavoro che potrebbe portare, qualora si manifestasse una larga intesa politica, gia' nella giornata di domenica ad avere Mario Monti nuovo presidente del Consiglio.
Il capo dello Stato e' impegnato in queste ore in una serie di colloqui, sia sul fronte interno che sul versante internazionale, con l'obiettivo di trovare una rapida soluzione, dopo le dimissioni annunciate per domani del premier Silvio Berlusconi, per dare al Paese un governo in grado di attuare quelle misure chieste dall'Unione Europea per fronteggiare la crisi finanziaria. Da quanto emerge dal fronte parlamentare, il capo dello Stato sarebbe fermo sul nome di Monti, anche se in queste ore circolano altri nomi per il possibile ruolo di premier, come Lamberto Dini, Giuliano Amato o Angelino Alfano. A quanto viene riferito, Napolitano avrebbe pero' individuato nell'ex commissario europeo la figura piu' indicata per portare il nostro Paese fuori dalla crisi e al riparo dagli attacchi dei mercati finanziari.
Il timing per le consultazioni e l'incarico al nuovo premier non e' stato ne' puo' essere ovviamente ufficializzato, dovendosi attendere le dimissioni di Berlusconi. Ma dalla evidente celerita' con cui Napolitano sta gestendo questa fase politica e dalle considerazioni che possono derivare dalle sue pubbliche affermazioni, emerge il seguente piano di lavoro: domani entro le 18 approvazione definitiva della Legge di stabilita', a Montecitorio, con immediata convocazione successiva del Consiglio dei ministri per l'annuncio che Silvio Berlusconi si andra' a dimettere; dopo le dimissioni del premier, e' probabile che partano immediatamente le consultazioni del capo dello Stato, a cominciare dai due ex presidenti della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi; le consultazioni proseguirebbero nella mattinata di domenica con gli incontri di Napolitano con i gruppi parlamentari; nel primo pomeriggio di domenica il capo dello Stato potrebbe quindi incaricare il professor Mario Monti di formare un nuovo governo; Monti avrebbe qualche ora per fare sue consultazioni, per poi tornare nella serata di domenica a sciogliere la riserva al Quirinale con la lista dei ministri.
Se tutto quindi dovesse andare secondo quanto sta emergendo in queste ore, lunedi' mattina, alla riapertura dei mercati, l'Italia si troverebbe con un nuovo governo insediato. Un governo che potrebbe andare a raccogliere la fiducia, rispettivamente, di Senato e Camera - secondo quanto riferito da numerosi parlamentari, che sono stati allertati per l'occasione - tra le giornate di martedi' e mercoledi' prossimi.