Sulla crisi, "la colpa dell'attuale esecutivo è di aver preso in giro se stesso e gli italiani", "negando" l'emergenza "fino a un minuto prima che esplodesse". Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, parlando a una manifestazione di Futuro e Libertà a Napoli. La crisi è di carattere generale, "non è certo colpa di Berlusconi, ma il governo ha delle responsabilità. La più grave - secondo Fini - è che in Parlamento, fino a pochi giorni prima che esplodesse la crisi, il presidente del Consiglio e il ministro dell'Economia dicevano che stavamo meglio di altri paesi e non c'era alcuna necessità di intervenire sui conti pubblici. Presentevano una realtà che non corrispondeva alla verità, vizio antico di un centrodestra che confronde propaganda e politica". Invece "l'Italia non era e non è il paese del Mulino bianco. Tanti sintomi di crisi c'erano e stavano diventando sempre più gravi".
Il ministro per le politiche agricole, Saverio Romano, indagato in Sicilia, dovrebbe dimettersi dal suo incarico per motivi di opportunità. Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini, citandolo esplicitamente e ricordando i reati "particolarmente inquietanti" per i quali è sotto inchiesta. "Non so, nessuno sa" - ha detto Fini dal palco della manifestazione napoletana di Futuro e Libertà - se Romano "é davvero colpevole dei reati di cui è accusato. Non è compito del Parlamento o della politica processare o giudicare, ma chi ha una certa idea del centrodestra, della politica e dell'Italia vorrebbe un Paese in cui, come in tutte le democrazie europee, per opportunità e non per colpevolezza accertata ci si dimette da alcuni incarichi per reati molto, molto meno inquietanti di quelli che riguardano l' attuale ministro".
Per motivi di "credibilità e opportunità" quando si è indagati, o rinviati a giudizio o condannati in primo grado - ha aggiunto il presidente della Camera - bisognerebbe "fare un passo indietro per porre l'istituzione che si rappresenta al di sopra di ogni sospetto".
FINI: INTOLLERABILI INSULTI QUOTIDIANI DELLA LEGA AL SUD - "E' francamente intollerabile che con responsabilità istituzionali si insultino gli italiani del Sud accusandoli con tutti gli stereotipi che li vogliono pigri, assistiti". Così Gianfranco Fini, presidente della Camera: "Invece si digerisce tutto ciò che vuole Bossi, si chiudono gli occhi anche sulle offese al Sud pur di continuare a governare". Parlando a Napoli, il leader di Futuro e Libertà ha detto che la coalizione Pdl-Lega ormai è diventata una "caricatura" del centrodestra.
Il ministro per le politiche agricole, Saverio Romano, indagato in Sicilia, dovrebbe dimettersi dal suo incarico per motivi di opportunità. Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini, citandolo esplicitamente e ricordando i reati "particolarmente inquietanti" per i quali è sotto inchiesta. "Non so, nessuno sa" - ha detto Fini dal palco della manifestazione napoletana di Futuro e Libertà - se Romano "é davvero colpevole dei reati di cui è accusato. Non è compito del Parlamento o della politica processare o giudicare, ma chi ha una certa idea del centrodestra, della politica e dell'Italia vorrebbe un Paese in cui, come in tutte le democrazie europee, per opportunità e non per colpevolezza accertata ci si dimette da alcuni incarichi per reati molto, molto meno inquietanti di quelli che riguardano l' attuale ministro".
Per motivi di "credibilità e opportunità" quando si è indagati, o rinviati a giudizio o condannati in primo grado - ha aggiunto il presidente della Camera - bisognerebbe "fare un passo indietro per porre l'istituzione che si rappresenta al di sopra di ogni sospetto".
FINI: INTOLLERABILI INSULTI QUOTIDIANI DELLA LEGA AL SUD - "E' francamente intollerabile che con responsabilità istituzionali si insultino gli italiani del Sud accusandoli con tutti gli stereotipi che li vogliono pigri, assistiti". Così Gianfranco Fini, presidente della Camera: "Invece si digerisce tutto ciò che vuole Bossi, si chiudono gli occhi anche sulle offese al Sud pur di continuare a governare". Parlando a Napoli, il leader di Futuro e Libertà ha detto che la coalizione Pdl-Lega ormai è diventata una "caricatura" del centrodestra.