25 ottobre 2011

CRISI: NAPOLITANO, INOPPORTUNE E SGRADEVOLI ESPRESSIONI VERSO L'ITALIA

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano giudica ''inopportune e sgradevoli'' le espressioni usate nei confronti dell'Italia da alcuni leader europei, aggiungendo che ''nessuno e' in grado di avanzare pretese da commissario''. Il Capo dello Stato coglie l'occasione, attraverso una nota, per rimandare al mittente le ironie verso l'Italia fatte dalla Merkel e da Sarkozy domenica scorsa, durante i lavori del Consiglio europeo a Bruxelles.
''Inopportune e sgradevoli espressioni pubbliche, a margine di incontri istituzionali tra i capi di governo, di scarsa fiducia negli impegni assunti dall'Italia - dice Napolitano - non possono farci perdere di vista la sostanza delle questioni e delle sfide che abbiamo davanti. Gli sforzi gia' avviati e gli elementi positivi della nostra situazione sono stati certamente gia' illustrati a Bruxelles''.
Per Napolitano ''nessuno minaccia l'indipendenza del nostro paese o e' in grado di avanzare pretese da commissario. Ma da 60 anni abbiamo scelto - secondo l'articolo 11 della Costituzione e traendone grandissimi benefici - di accettare limitazioni alla nostra sovranita', in condizioni di parita' con gli altri Stati: e lo abbiamo fatto per costruire un'Europa unita, delegando le istituzioni della Comunita' e quindi dell'Unione a parlare a nome dei governi e dei popoli europei''. Allo stesso tempo pero' Napolitano sostiene che per l'Italia ''e' il momento di definire - in materia di sviluppo e di riforme strutturali - le nuove decisioni di grande importanza annunciate ieri nella dichiarazione ufficiale del Presidente del Consiglio''. ''Siamo, oggi piu' che mai, nella stessa barca in un mare in tempesta. Ciascun paese deve fare la sua parte e dobbiamo garantirci reciprocamente l'indispensabile solidarieta'''.