Quelli che parlano di un nuovo governo ''mi fanno ridere''. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, parlando con i cronisti a Montecitorio, poco prima del faccia a faccia con Giulio Tremonti, che si e' svolto anche alla presenza di Umberto Bossi.
''Arriva un altro, ma poi cosa fa? Ma andiamo, su...'', ha aggiunto.
Quanto al suo rapporto con il ministro dell'Economia, ''tutte le cose che ho letto su ira mia e uscite sue, sono solo storie inventate. Se c'e' un periodo in cui stiamo lavorando insieme e in assoluta concordia e' questo'', ha affermato Berlusconi, con al fianco lo stesso Tremonti.
''Stiamo lavorando'' per uscire dalla crisi, ''non e' facile'', ha aggiunto.
Ironizzava poi il ministro dell'Economia: ''Abbiamo idee diverse solo sui saldi''. Ma quella del governatore di Bankitalia resta una questione ad alta tensione: ''La scelta del governatore della Banca d'Italia e' una prerogativa del presidente del Consiglio'', ha infatti.La decisione arrivera' ''entro il 1* novembre'', data in cui Mario Draghi si insediera' alla presidenza della Bce.Sulle polemiche degli ultimi giorni che vedrebbero idee discordanti tra il premier e Tremonti, Berlusconi ha risposto: ''Stiamo parlando di tutto. Non si puo' pretendere che io e Tremonti abbiamo le stesse idee su tutto''.
Quanto al decreto legge contenente le misure per lo Sviluppo ''non e' facile'' da predisporre e ''non si possono fare le nozze con i fichi secchi'', ha detto a il presidente del Consiglio.
Una condizione, quella italiana, che per Berlusconi e' comune a molti Paesi: ''Non c'e' governo al mondo'' che stia riuscendo a rilanciare la crescita, e in piu' l'Italia ''rispetto agli altri Paesi soffre degli handicap del passato. Abbiamo ereditato il debito pubblico e abbiamo avuto il gap infrastrutturale''.
Non e' mancato, nella chiacchierata del premier con i cronisti, l'ennesimo siluro alla magistratura: ''Ci sono schegge impazzite che puntano all'eversione''.
''Guardate quello che sta succedendo a me: l'inchiesta di Napoli, il fatto che il nostro deputato Papa sia ancora in carcere... Non e' forse uno scandalo tutto questo?''. Dunque, ha proseguito Berlusconi, ''schegge impazzite'' sono delle parole gentili'', rispetto alla situazione attuale.
Poi si e' tenuto l'atteso incontro tra il presidente del Consiglio e il ministro dell'Economia, presente anche il leader della Lega Nord, Bossi, al termine del quale Berlusconi e' entrato in aula per la seduta sul ddl intercettazioni, mentre Tremonti e Bossi si intrattenevano ancora a colloquio. E alla fine il ''senatur'' ha ripetuto un concetto gia' espresso piu' volte in queste settimane: ''Mi sembra obiettivamente complicato andare al voto nel 2013. E' difficile spennare la gente e poi farsi votare''. E alla cronista che chiedeva se si andra' al voto ''molto prima'', Bossi ha risposto: ''Brava'', aggiungendo: ''Io l'ho sempre detto a Berlusconi, pero' il premier e' lui''. Affondando un'altra spina al fianco di Berlusconi, sulla questione Bankitalia: ''Io punto su Grilli, poi si vedra'''.
''Non ne abbiamo parlato - aggiunge Bossi - ma e' un problema. Io avrei scelto molto prima e avrei fatto Grilli.
E' uno molto bravo che andrebbe via dall'Italia ed e' anche il piu' bravo in circolazione in Europa''.
''Secondo me - ha proseguito Bossi - il governatore di Bankitalia e' un ruolo di grande rilievo. Bankitalia controlla le banche, che controllano le fabbriche e i giornali''.
E a chi gli chiedeva cosa succedera' se andra' Saccomanni, Bossi ha replicato: ''Non si possono scegliere due donne contemporaneamente. Il governatore deve essere anche molto capace. Grilli lo e', per di piu' e' Milano: cosa vuoi di piu'?''.
Fabrizio Saccomanni proprio non le piace? ''No'', ha risposto Bossi lapidario, che alla domanda se sia possibile un terzo nome, ad esempio Lorenzo Bini Smaghi, ha ribadito: ''Io sono per Grilli''.
''Arriva un altro, ma poi cosa fa? Ma andiamo, su...'', ha aggiunto.
Quanto al suo rapporto con il ministro dell'Economia, ''tutte le cose che ho letto su ira mia e uscite sue, sono solo storie inventate. Se c'e' un periodo in cui stiamo lavorando insieme e in assoluta concordia e' questo'', ha affermato Berlusconi, con al fianco lo stesso Tremonti.
''Stiamo lavorando'' per uscire dalla crisi, ''non e' facile'', ha aggiunto.
Ironizzava poi il ministro dell'Economia: ''Abbiamo idee diverse solo sui saldi''. Ma quella del governatore di Bankitalia resta una questione ad alta tensione: ''La scelta del governatore della Banca d'Italia e' una prerogativa del presidente del Consiglio'', ha infatti.La decisione arrivera' ''entro il 1* novembre'', data in cui Mario Draghi si insediera' alla presidenza della Bce.Sulle polemiche degli ultimi giorni che vedrebbero idee discordanti tra il premier e Tremonti, Berlusconi ha risposto: ''Stiamo parlando di tutto. Non si puo' pretendere che io e Tremonti abbiamo le stesse idee su tutto''.
Quanto al decreto legge contenente le misure per lo Sviluppo ''non e' facile'' da predisporre e ''non si possono fare le nozze con i fichi secchi'', ha detto a il presidente del Consiglio.
Una condizione, quella italiana, che per Berlusconi e' comune a molti Paesi: ''Non c'e' governo al mondo'' che stia riuscendo a rilanciare la crescita, e in piu' l'Italia ''rispetto agli altri Paesi soffre degli handicap del passato. Abbiamo ereditato il debito pubblico e abbiamo avuto il gap infrastrutturale''.
Non e' mancato, nella chiacchierata del premier con i cronisti, l'ennesimo siluro alla magistratura: ''Ci sono schegge impazzite che puntano all'eversione''.
''Guardate quello che sta succedendo a me: l'inchiesta di Napoli, il fatto che il nostro deputato Papa sia ancora in carcere... Non e' forse uno scandalo tutto questo?''. Dunque, ha proseguito Berlusconi, ''schegge impazzite'' sono delle parole gentili'', rispetto alla situazione attuale.
Poi si e' tenuto l'atteso incontro tra il presidente del Consiglio e il ministro dell'Economia, presente anche il leader della Lega Nord, Bossi, al termine del quale Berlusconi e' entrato in aula per la seduta sul ddl intercettazioni, mentre Tremonti e Bossi si intrattenevano ancora a colloquio. E alla fine il ''senatur'' ha ripetuto un concetto gia' espresso piu' volte in queste settimane: ''Mi sembra obiettivamente complicato andare al voto nel 2013. E' difficile spennare la gente e poi farsi votare''. E alla cronista che chiedeva se si andra' al voto ''molto prima'', Bossi ha risposto: ''Brava'', aggiungendo: ''Io l'ho sempre detto a Berlusconi, pero' il premier e' lui''. Affondando un'altra spina al fianco di Berlusconi, sulla questione Bankitalia: ''Io punto su Grilli, poi si vedra'''.
''Non ne abbiamo parlato - aggiunge Bossi - ma e' un problema. Io avrei scelto molto prima e avrei fatto Grilli.
E' uno molto bravo che andrebbe via dall'Italia ed e' anche il piu' bravo in circolazione in Europa''.
''Secondo me - ha proseguito Bossi - il governatore di Bankitalia e' un ruolo di grande rilievo. Bankitalia controlla le banche, che controllano le fabbriche e i giornali''.
E a chi gli chiedeva cosa succedera' se andra' Saccomanni, Bossi ha replicato: ''Non si possono scegliere due donne contemporaneamente. Il governatore deve essere anche molto capace. Grilli lo e', per di piu' e' Milano: cosa vuoi di piu'?''.
Fabrizio Saccomanni proprio non le piace? ''No'', ha risposto Bossi lapidario, che alla domanda se sia possibile un terzo nome, ad esempio Lorenzo Bini Smaghi, ha ribadito: ''Io sono per Grilli''.