"Io propongo a tutti voi di fare quello che state già facendo quello cioè di designare Alfano per acclamazione...". Silvio Berlusconi 'investe' Angelino Alfano nuovo segretario politico del Pdl e subito dalla platea dell'auditorium della Conciliazione dove si svolge il consiglio nazionale scatta un applauso.Sotto il palco il Guardasigilli appena 'nominato' segretario senza votazione appare visibilmente emozionato. Il Cavaliere lo chiama e lui sale sul palco per la standing ovation. Tra i flash dei fotografi il premier alza il braccio di Alfano in segno di vittoria. Poi si rivolge al 'notaio' Denis Verdini che è irreprensibile. "Dobbiamo seguire la procedura, bastano anche 30 secondi ma dobbiamo farlo", dice il coordinatore nazionale. E si passa subito all'approvazione della modifica statutaria che formalizza l'introduzione della nuova figura del segretario nazionale che viene eletto. "Non c'è nessun dubbio, Alfano è la persona giusta, non è un menzognero" scandisce il Cavaliere che saluta ''emozionato'' l'elezione di Alfano: ''In questi anni ho subito attacchi di ogni genere, giudiziari, patrimoniali, fisici... è stato un periodo molto intenso e difficile della mia vita e vi ringrazio di cuore perché con il vostro affetto mi avete ripagato".
"Oggi deve essere la giornata di una forte ripartenza dell'attività del partito. Questa deve essere la giornata dell'amore, dell'armonia e della coesione" dice Berlusconi durante il suo intervento. "Siamo ancora la più grande e la principale forza politica in Italia, anche se i signori del Pd dicono il contrario. A noi risulta che il Pdl è ancora al 30% ed ha una grande possibilità di crescere" e ''di certo vogliamo arrivare ad essere il partito di maggioranza assoluta nel paese. Veniamo da un momento difficile, ma non dispero che si possa arrivare al 51%".
''Ora il Pdl avrà un nuovo inizio - prosegue - Si riparte dalla sconfitta delle amministrative, puntando a riconquistare e a consolidarci al centro''. "Dobbiamo portare avanti il grande sogno che già si è avverato nel Pdl e deve continuare ad avverarsi - dice ancora - per dare all'Italia una famiglia a ciò che in Europa è il Partito popolare europeo. Questo deve essere il mio lascito".
Berlusconi parla anche della manovra. "Siamo aperti ai buoni consigli, ai suggerimenti per migliorare la manovra" afferma il premier confermando comunque che il governo porrà la fiducia sul testo che uscirà dalla commissione.
Il presidente del Consiglio ritiene poi ''indispensabile una riforma della giustizia", quanto alle intercettazioni, ribadisce, "faremo presto una legge, perché non è un paese civile questo" dove viene violata la privacy in tal modo.
''Alfano eletto per acclamazione? Fantastico. Io ho fatto più fatica a diventare segretario, beato lui - ha commentato Pier Luigi Bersani - Ma è segretario del partito o del presidente del partito. Lo vedremo prossimamente''.
Il commento del leader del Pd non è piaciuto al Pdl. ''Bersani pensi al rischio di continuare ad essere il reggicoda di Vendola, De Magistris e Pisapia o peggio, il vice di Di Pietro'' ha replicato a stretto giro il ministro della Difesa e coordinatore nazionale del partito, Ignazio La Russa.
"Oggi deve essere la giornata di una forte ripartenza dell'attività del partito. Questa deve essere la giornata dell'amore, dell'armonia e della coesione" dice Berlusconi durante il suo intervento. "Siamo ancora la più grande e la principale forza politica in Italia, anche se i signori del Pd dicono il contrario. A noi risulta che il Pdl è ancora al 30% ed ha una grande possibilità di crescere" e ''di certo vogliamo arrivare ad essere il partito di maggioranza assoluta nel paese. Veniamo da un momento difficile, ma non dispero che si possa arrivare al 51%".
''Ora il Pdl avrà un nuovo inizio - prosegue - Si riparte dalla sconfitta delle amministrative, puntando a riconquistare e a consolidarci al centro''. "Dobbiamo portare avanti il grande sogno che già si è avverato nel Pdl e deve continuare ad avverarsi - dice ancora - per dare all'Italia una famiglia a ciò che in Europa è il Partito popolare europeo. Questo deve essere il mio lascito".
Berlusconi parla anche della manovra. "Siamo aperti ai buoni consigli, ai suggerimenti per migliorare la manovra" afferma il premier confermando comunque che il governo porrà la fiducia sul testo che uscirà dalla commissione.
Il presidente del Consiglio ritiene poi ''indispensabile una riforma della giustizia", quanto alle intercettazioni, ribadisce, "faremo presto una legge, perché non è un paese civile questo" dove viene violata la privacy in tal modo.
''Alfano eletto per acclamazione? Fantastico. Io ho fatto più fatica a diventare segretario, beato lui - ha commentato Pier Luigi Bersani - Ma è segretario del partito o del presidente del partito. Lo vedremo prossimamente''.
Il commento del leader del Pd non è piaciuto al Pdl. ''Bersani pensi al rischio di continuare ad essere il reggicoda di Vendola, De Magistris e Pisapia o peggio, il vice di Di Pietro'' ha replicato a stretto giro il ministro della Difesa e coordinatore nazionale del partito, Ignazio La Russa.