14 luglio 2011

CRISI: TREMONTI, ''COME PER IL TITANIC LA PRIMA CLASSE NON SI SALVA''

''Siamo dentro a un paradosso: l'area euro e' la la piu' ricca e la meno indebitata del mondo, ma la percezione dei mercati finanziari non riflette questa forza'', ha affermato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, intervenendo in Aula.Il problema, ha aggiunto Tremonti, e' che ''la crisi finanziaria si aggira per il mondo come un mutante, oggi ha forma della Grecia''. Ma c'e' anche ''un problema di fiducia politica'', e quindi ''la politica non deve fare piu' errori''. Per cui tocca agire, perche' ''o si va avanti o si va a fondo''. Ma occorre ''una risposta comune'', ''una risposta europea'', perche' ''come per il Titanic i passeggeri di prima classe non si salvano se la nave affonda''.

E' CORRETTA IN LINEA CON IMPEGNI UE. ''La manovra e' esatta e corretta, delineata nell'asse del tempo come concordato con la Ue''.Ha affermato il ministro Tremonti, ''Nessuno ci chiede di fare il pareggio di bilancio nel 2011. Ma ci e' chiesto - ha aggiunto - di delineare per intero il percorso che ci portera' nel 2014 al pareggio di bilancio. Nessuno fa una manovra come questa se non vuole il bene comune. Senza il pareggio di bilancio - ha concluso Tremonti - il debito pubblico, un mostro che viene dal passato, divorerebbe il futuro nostro e dei nostri figli''.CON TAGLI AGEVOLAZIONI PRESSIONE FISCALE SALE DI CIRCA 1,2%. Con il taglio delle agevolazioni fiscali inserito nel decreto sulla manovra sale inevitabilmente la pressione fiscale.A regime, nel 2014, l'abbattimento dei bonus vale 20 miliardi, quindi, fanno presente fonti tecniche del Senato, circa 1,2% del pil. Di conseguenza la pressione fiscale raggiungera' quota 43,7%.COLPITI ASILI NIDO, FAMIGLIE E UNIVERSITARI. Taglio lineare del 5% nel 2013 e del 20% a partire dal 2014 su tutte le 483 voci attualmente in vigore di agevolazioni, detrazioni, deduzioni, misure assistenziali. Questo l'effetto dell'emendamento approvato in Commissione bilancio che inserisce nel decreto i tagli ai bonus che scattano se non si attua la delega fiscale e assistenziale. Il risultato, sia che si realizzi la riforma fiscale, sia che si ricorra alle decurtazioni lineari, dovra' essere pari a 4 miliardi nel 2013 e 20 miliardi nel 2014.I tagli colpiscono, tra l'altro, le detrazioni a favore delle famiglie, comprese quelli per i familiari a carico, gli asili nido, gli studenti universitari, i lavoratori dipendenti.