La manovra così come si configura dalle prime notizie provenienti dal governo "è una farsa drammatica". E' il duro giudizio di Pier Luigi Bersani, in particolare per quanto riguarda la ripartizione dei tagli nel triennio 2011-2014. "E' una presa in giro colossale e sia chiaro che noi non faremo sconti", aggiunge il leader del Pd parlando alla Camera. "Il buio è adesso e non vedo chi possa accendere la luce. E' molto irrealistico" pensare che dalle ceneri del governo attuale possa nascere un esecutivo di emergenza nazionale. "Non mi pare- prosegue- che ci sia l'intenzione di Berlusconi di farsi da parte", aggiunge il leader del Pd, e anche sulla riforma della legge elettorale "siamo al periodo ipotetico del terzo tipo". Anche dal vertice di oggi, sottolinea, "si evince la testarda volontà di sopravvivere senza avere la forza di affrontare i problemi che ogni giorno che passa si aggravano. La soluzione non può essere, come oggi, di mettere la polvere sotto il tappeto".
Se il quadro è questo, spiega il leader democratico, meglio andare a votare "e stimolare una scossa nel paese mettendolo di fronte a una fase diversa. Ci vogliono riforme serie e non chiacchiere", conclude Bersani.