Un nuovo Governo per amore dell'Italia, con il leghista Roberto Maroni premier, il sostegno del Pd e due soli punti in programma: rilancio dell'economia e riforma elettorale. Fa discutere la proposta lanciata dal presidente della Camera Gianfranco Fini dalle colonne di 'Repubblica'. Una stroncatura immediata arriva dal Pdl che parla di "spregiudicato tatticismo", con il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto. Il Pd, invece, mette in chiaro che non sosterrà un governo ''guidato da esponenti dell'attuale maggioranza''.
Mentre dal Viminale il ministro si smarca, ribadendo la propria lealtà al governo Berlusconi. "Lavoriamo perché arrivi fino a fine legislatura", e' il commento del titolare del Viminale che accoglie l'offerta di Fini con "indifferenza", consapevole che si tratta soltanto di idee "strumentali".
Per Cicchitto siamo davanti ad uno spregiudicato tatticismo" teso a coprire "la difficoltà politica di fondo del terzo Polo,oltre a quella specifica del Fli derivante dal fatto che, anche se purtroppo in forme estremizzate, il bipolarismo rimane in piedi e quindi le terze forze al momento della verità dovranno fare delle scelte che adesso -conclude Cicchitto- cercano di evitare con queste spregiudicate manovre tattiche".
Mentre per il sindaco di Roma Gianni Alemanno ''fare un nuovo governo oggi crea più problemi che altro. Credo che si possa andare avanti con Berlusconi" ma, osserva il sindaco di Roma, "va aperto un percorso, già da settembre, per individuare il candidato premier del 2013".
No anche dal partito democratico. "Qualunque governo senza Berlusconi è senz'altro un'evoluzione positiva. Anche un governo Maroni quindi", afferma il vicesegretario del Pd, Enrico Letta ricordando che però i democratici non potrebbero sostenere governi ''guidati da esponenti dell'attuale governo Berlusconi, principale responsabile dei guai nei quali si trova oggi l'Italia".
Una proposta che non ha futuro per il ministro per l'Attuazione del Programma, Gianfranco Rotondi. "Il governo Berlusconi completerà la legislatura e realizzerà il programma di cui sono garante. Con buona pace di una opposizione divisa, che predica nel deserto, francamente debole, senza prospettiva, aggrappata alla speranza del ribaltone".
Per Cicchitto siamo davanti ad uno spregiudicato tatticismo" teso a coprire "la difficoltà politica di fondo del terzo Polo,oltre a quella specifica del Fli derivante dal fatto che, anche se purtroppo in forme estremizzate, il bipolarismo rimane in piedi e quindi le terze forze al momento della verità dovranno fare delle scelte che adesso -conclude Cicchitto- cercano di evitare con queste spregiudicate manovre tattiche".
Mentre per il sindaco di Roma Gianni Alemanno ''fare un nuovo governo oggi crea più problemi che altro. Credo che si possa andare avanti con Berlusconi" ma, osserva il sindaco di Roma, "va aperto un percorso, già da settembre, per individuare il candidato premier del 2013".
No anche dal partito democratico. "Qualunque governo senza Berlusconi è senz'altro un'evoluzione positiva. Anche un governo Maroni quindi", afferma il vicesegretario del Pd, Enrico Letta ricordando che però i democratici non potrebbero sostenere governi ''guidati da esponenti dell'attuale governo Berlusconi, principale responsabile dei guai nei quali si trova oggi l'Italia".
Una proposta che non ha futuro per il ministro per l'Attuazione del Programma, Gianfranco Rotondi. "Il governo Berlusconi completerà la legislatura e realizzerà il programma di cui sono garante. Con buona pace di una opposizione divisa, che predica nel deserto, francamente debole, senza prospettiva, aggrappata alla speranza del ribaltone".