27 febbraio 2012

I primi cento giorni del governo Monti: "L'Italia sarà modello in Europa"

Tutte le componenti della societa' devono partecipare allo sforzo per la salvezza e il rilancio dell'Italia". Comincia cosi' un lungo documento, pubblicato sul sito del governo, in cui si riassume l'attivita' dei primi 100 giorni dell'esecutivo Monti. Dal 'Salva Italia' al 'Cresci Italia', dall'Europa alle misure sulle carceri.
Sui due pacchetti piu' corposi del governo Monti ovvero le misure di novembre sul rigore e quelle di gennaio sulle crescita, la nota di palazzo Chigi spiega che con il primo provvedimento si e' voluto dare il via a "misure urgenti per assicurare la stabilita' finanziaria, la crescita e l'equita'. Il compito di questo governo e' quello di far uscire il Paese dalla zona d'ombra in cui era stato confinato, di porre fine all'emergenza e, soprattutto, di gettare le basi per una rinascita economica e sociale".
Sul 'Cresci Italia' si spiega: "Si tratta di un pacchetto di riforme, varato il 20 gennaio, che mirano a rimuovere due grandi vincoli che hanno compresso per decenni il potenziale di crescita dell'Italia: l'insufficiente concorrenza dei mercati e l'inadeguatezza delle infrastrutture. Il provvedimento contribuira' nel breve periodo a traghettare l'economia nazionale fuori dalla spirale recessiva e, nel medio/lungo periodo, ad allinearla ai ritmi di crescita dei partner europei e internazionali. In particolare l'attenzione del governo si e' focalizzata sui giovani, puntando alla valorizzazione del merito come fattore premiante. L'insieme delle misure si basa su due pilastri: crescita ed equita'. La prima direttrice, quella della crescita, e' stata perseguita".
Il Governo sottolinea di aver messo il massimo sforzo per dare attuazione agli impegni con l'Europa. Tra questi, in particolare il raggiungimento del pareggio gia' nel 2013 come da impegni presi dal precedente esecutivo. Il governo inoltre sta mettendo in atto un ampio piano di riforme strutturali, a partire dal mercato del lavoro. Una strategia che mira a "trasformare l'Italia da paese in emergenza a modello per uscire dalla crisi dell'eurozona".
Un punto importante riguarda poi le liberalizzazioni. "La competitivita' del sistema Paese aumenta soprattutto grazie alla concorrenza. Per questo il governo ha varato una serie di misure per aprire il mercato con l'obbiettivo di abbattere i privilegi e garantire maggior crescita". Le liberalizzazioni, infatti, "incidendo in modo diretto sulle politiche aziendali delle imprese sono in grado di determinare una sensibile riduzione dei prezzi, con vantaggi evidenti per i consumatori".
Un'altra priorità del governo è il contrasto all'evasione fiscale, si legge nel documento pubblicato online in cui si ricordano i recenti blitz delle Fiamme gialle in alcune localita' turistiche e nelle grandi citta' del Paese. L'emersione del sommerso e la lotta alle frodi fiscali "sono i fattori chiave che consentono di conciliare rigore ed equita', garantendo allo stesso tempo piu' risorse da destinare alla crescita".
Dal Rapporto emergono anche il taglio alle spese della presidenza del Consiglio, con risparmi per quanto riguarda il personale, i trasporti aerei e gli automezzi, e la chiusura del censimento delle auto blu della pubblica amministrazione.
In tutto ammontano a 43 milioni di euro i risparmi della presidenza del Consiglio messi in campo nei primi 100 giorni di governo. Meno spese per quanto riguarda il personale, i trasporti aerei e gli automezzi: - 4 milioni di euro per i dipendenti nelle strutture generali stabili (blocco del turnover, congelamento dei contratti, pensionamenti); - 12,2 milioni di euro per gli uffici di diretta collaborazione relativi al Presidente, ai Ministri senza portafoglio ed ai Sottosegretari presso la Presidenza del Consiglio. In questi uffici si registra una riduzione di 241 unita' in termini di personale addetto; - 2,3 milioni di euro per le strutture di missione, con una riduzione di 51 unita' di personale; - 750 mila euro per esperti e consulenti, il cui numero complessivo e' diminuito di 99 unita'. Per quanto riguarda i trasporti aerei di Stato, c'e' stata una contrazione significativa dei voli pari al 92%, con un risparmio complessivo di 23,5 milioni. Infine, nel servizio automezzi il risparmio ammonta a circa 270 mila euro, su base annua.
L'esecutivo sottolinea quindi che con incisivi taglia alla spesa pubblica si potrebbe evitare l'aumento dell'Iva. I risultati che si produrranno in termini di risparmi con la spending review "potrebbero contribuire ad evitare (in tutto o in parte) l'aumento delle aliquote Iva, previsto a partire da ottobre 2012" si legge nel documento. In via programmatica, entro il mese di aprile sara' presentata al Consiglio dei Ministri una valutazione delle criticita' rilevata sul complesso dei programmi di spesa di ciascun dicastero.
Si e' concluso poi il censimento del parco auto delle Pubbliche amministrazioni per il 2011. Il censimento e' stato effettuato su 8.276 amministrazioni, centrali e locali, ed ha avuto l'adesione del 90.8% delle amministrazioni. I risultati: 59.216 vetture censite, di cui 9.855 blu (cioe' riservate ai vertici delle P.a.) e 49.361 grigie (cioe' destinate ad un uso di servizio); 64.524 autovetture e' la stima totale (aggiungendo le auto, in proprieta' o in noleggio, degli enti non rispondenti) cosi' distribuite: 10.634 blu e 53.890 grigie - riduzione del 10% delle auto rispetto al 2010, con una riduzione piu' accentuata sulle auto blu (13%).
Per quanto concerne la distribuzione geografica delle risposte, prevale il Nord con una percentuale abbondantemente sopra il 90%, il Centro con percentuali intorno all'80%, mentre le Regioni meridionali si attestano poco sopra il 70% (fanalini di Governo Monti: attivita' dei primi 100 giorni 15 coda sono Calabria, Sicilia e Campania).
Sul fronte della lotta alla criminalità organizzata, il governo sottolinea che ''dal 17 novembre 2011 la Polizia di Stato ha portato a termine 46 importanti operazioni di polizia giudiziaria con l'arresto di 634 soggetti; contemporaneamente sono stati sciolti 6 Consigli comunali per infiltrazione mafiosa. Alle organizzazioni di tipo mafioso sono stati sequestrati 2.276 beni per un valore complessivo di oltre 1,2 miliardi di euro e confiscati 729 beni per un valore superiore ai 707 milioni di euro''.
Per quanto riguarda infine il settore della Difesa, il governo ha compiuto una riforma basata "sia su una profonda analisi di tipo strategico in relazione allo scenario internazionale, sia su considerazioni economiche non eludibili in un momento di grande attenzione agli equilibri di bilancio''. Una riforma, spiega il documento, che ''ha come perno l'obiettivo di rendere piu' efficiente e duttile il sistema di Difesa adeguandolo agli standard europei e atlantici, i quali a loro volta tengono conto dell'evoluzione geopolitica in corso nel Mediterraneo (e non solo)". La riforma quindi "non avra' alcuna conseguenza negativa in termini di dotazione militare e tecnologica''.