5 febbraio 2012

Berlusconi al Financial Times: "Non correrò più come premier, c'è Alfano"

Silvio Berlusconi ha dichiarato che e' pronto a 'farsi da parte', ad abbandonare la politica in prima linea, rivelando di non avere intenzione di candidarsi ancora come primo ministro". E' quanto si legge in un articolo pubblicato sul sito del Financial Times, frutto di un'intervista all'ex premier e leader Pdl.
Nell'articolo, firmato da due cronisti del giornale finanziario inglese, si legge che "comunque Berlusconi, un magnate miliardario dei media, ha mostrato di non avere alcuna intenzione di abbandonare del tutto la politica, spiegando di volere restare influente ma dietro le scene come il 'padre fondatore' del partito. Ha anche detto che potrebbe ricandidarsi al Parlamento, sostenendo di avere sondaggi che gli danno un gradimento maggiore di quelli di Nicolas Sarkozy e Angela Merkel".
Il Financial Times riporta una frase di Berlusconi: "Mi sono fatto da parte, anche nel mio partito" e poi spiega: "Berlusconi ha sottolineato come le sue tre vittorie elettorali dal 1994 lo abbiano gia' fatto il piu' longevo primo ministro italiano del dopoguerra. Spero che questo governo, che per la prima volta ha il sostegno di tutto il Parlamento, avra' la possibilita' di proporre grandi riforme strutturali, partendo dall'architettura istituzionale, senza la quale non possiamo pensare di avere un Paese moderno, democratico e veramente libero".
"SONO ANCORA UN PERICOLO PUBBLICO" - Il bunga bunga? Semplice "scalpore fomentato dai media". Le sue dimissioni? Fatte per "responsabilita'" e con "eleganza". Dopo tante polemiche con i media stranieri, Silvio Berlusconi concede un'intervista al Financial Times, l'autorevole quotidiano finanziario di Londra. In una lunga intervista, dove i virgolettati attribuiti all'ex premier sono pochi, Berlusconi si mostra "pimpante" e si dice "ancora giovane" a 75 anni, arrivando a mostrare ai cronisti del foglio inglese "un livido che dice di essersi fatto giocando a hockey su ghiaccio con Vladimir Putin". Non nasconde il suo "odio" verso i magistrati "di sinistra", ma si dice "sereno" riguardo ai processi in cui e' ancora coinvolto. Poi, assicura: "Ho ancora un forte sostegno popolare, quasi il doppio dei mie colleghi Merkel e Sarkozy. I sondaggi mi danno un gradimento del 36%. Se cammino per strada fermo il traffico. Sono un pericolo pubblico e non posso nemmeno uscire a fare shopping".