Con 165 sì, 141 no, e 3 astenuti su 309 votanti la manovra presentata dal governo a Palazzo Madama incassa la fiducia del Senato. Con le ultime modifiche il provvedimento, arrivato alla sua quinta riscrittura, vale quasi 60 miliardi di euro in 4 anni. La maggioranza esulta, mentre restano le critiche delle opposizioni che reclamano, subito dopo l'approvazione della finanziaria bis, un nuovo esecutivo. Clima teso, in serata proteste e lancio di petardi e fumogeni davanti a Montecitorio e Palazzo Madama. E Gianni Letta non nasconde che ''viviamo momenti amari'' con ''sfide difficili''. Intanto, dalla relazione tecnica che accompagna il maxiemendamento presentato in Senato emerge che complessivamente le manovra economica vale per il 2013, anno in cui dovrà essere raggiunto il pareggio di bilancio, 54,265 miliardi di euro.
In particolare grazie le ultime modifiche il provvedimento impatterà positivamente sul deficit per 4,343 miliardi nel prossimo anno e 4,399 miliardi nel 2013. Nel 2011 invece l’impatto sull’indebitamento netto sarà di 700 milioni. Quasi tutto il gettito aggiuntivo arriva dall'aumento dell'Iva dell'1% che scatterà dall'entrata in vigore della manovra. Il gettito previsto per il 2011 è infatti pari a 700 milioni, mentre dal prossimo anno sarà pari a 4,2 miliardi.
Tra le altre novità, il contributo di solidarietà del 3% per i redditi oltre 300.000 euro, in vigore ''fino al raggiungimento del pareggio di bilancio'' anche per gli anni successivi il 2013, e l'incremento dell'età pensionabile per le donne nel settore privato dal 2014. L'allineamento tra l'età di pensionamento nel settore pubblico e in quello privato, si legge nella relazione tecnica, ''è previsto con la medesima gradualità (per completarsi a partire dal 2026) con seguenti passi di incremento a decorrere dal primo gennaio di ogni anno''.
Si allenta la stretta sugli evasori, per cui è prevista la reclusione nei casi in cui ricorrano congiuntamente le seguenti condizioni: ''ammontare dell'imposta evasa superiore al 30% del volume d'affari, ammontare dell'imposta evasa superiore a 3 milioni di euro''.
Salta la certificazione dei debiti che la P.a. ha contratto con le imprese. Il provvedimento, approvato in commissione Bilancio e 'saltato' nel maxiemendamento, dava la possibilità alle banche di poter riscattare i debiti delle imprese.
Soddisfatto il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, per il quale la manovra varata dal governo italiano "va nella giusta direzione". "Contiene una serie di interventi che possono incidere positivamente sul contenuto della spesa pubblica e danno anche segnali per la crescita", ha detto Tajani ai giornalisti a Bruxelles, aggiungendo che " sono state accolte le indicazioni che arrivavano dall'Unione europea". "Come commissario all'Industria -ha esortato Tajani- credo che la strada imboccata debba essere l'inizio di un percorso che deve continuare nei prossimi anni in Italia e in Europa". In una nota diffusa a Bruxelles ieri a tarda sera, la Commissione europea aveva dato il benvenuto "alle nuove misure annunciate dal governo italiano".
In particolare grazie le ultime modifiche il provvedimento impatterà positivamente sul deficit per 4,343 miliardi nel prossimo anno e 4,399 miliardi nel 2013. Nel 2011 invece l’impatto sull’indebitamento netto sarà di 700 milioni. Quasi tutto il gettito aggiuntivo arriva dall'aumento dell'Iva dell'1% che scatterà dall'entrata in vigore della manovra. Il gettito previsto per il 2011 è infatti pari a 700 milioni, mentre dal prossimo anno sarà pari a 4,2 miliardi.
Tra le altre novità, il contributo di solidarietà del 3% per i redditi oltre 300.000 euro, in vigore ''fino al raggiungimento del pareggio di bilancio'' anche per gli anni successivi il 2013, e l'incremento dell'età pensionabile per le donne nel settore privato dal 2014. L'allineamento tra l'età di pensionamento nel settore pubblico e in quello privato, si legge nella relazione tecnica, ''è previsto con la medesima gradualità (per completarsi a partire dal 2026) con seguenti passi di incremento a decorrere dal primo gennaio di ogni anno''.
Si allenta la stretta sugli evasori, per cui è prevista la reclusione nei casi in cui ricorrano congiuntamente le seguenti condizioni: ''ammontare dell'imposta evasa superiore al 30% del volume d'affari, ammontare dell'imposta evasa superiore a 3 milioni di euro''.
Salta la certificazione dei debiti che la P.a. ha contratto con le imprese. Il provvedimento, approvato in commissione Bilancio e 'saltato' nel maxiemendamento, dava la possibilità alle banche di poter riscattare i debiti delle imprese.
Soddisfatto il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, per il quale la manovra varata dal governo italiano "va nella giusta direzione". "Contiene una serie di interventi che possono incidere positivamente sul contenuto della spesa pubblica e danno anche segnali per la crescita", ha detto Tajani ai giornalisti a Bruxelles, aggiungendo che " sono state accolte le indicazioni che arrivavano dall'Unione europea". "Come commissario all'Industria -ha esortato Tajani- credo che la strada imboccata debba essere l'inizio di un percorso che deve continuare nei prossimi anni in Italia e in Europa". In una nota diffusa a Bruxelles ieri a tarda sera, la Commissione europea aveva dato il benvenuto "alle nuove misure annunciate dal governo italiano".