Per fare fronte alla crisi occorre ritrovare il ''forte cemento unitario nazionale'' che ha caratterizzato le celebrazioni dei 150 anni dell'unità nazionale. Ci attendono prove difficili ma "non dobbiamo cadere in psicosi di timore se non addirittura sbandamento". Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel suo secondo giorno di visita di Stato a Bucarest, in occasione dell'incontro con gli imprenditori italiani in Romania. Il capo dello Stato, ancora una volta, torna a sottolineare l'importanza della coesione nazionale, strumento indispensabile per affrontare la crisi, soprattutto di fronte a "un certo impazzimento dei mercati finanziari'' rispetto al quale ''non dobbiamo prendere abbagli, cedere a psicosi, timori, avere sbandamenti. Sono questioni molto complicate che non risolviamo dicendo che ci sono gli speculatori''. "Abbiamo gestito molto bene il servizio del debito pubblico, le varie emissioni dei titoli. Il Tesoro e la Banca d'Italia stati tecnicamente molto bravi'', ha affermato tra l'altro Napolitano, che comunque ha voluto sottolineare come ora "ci saranno da rivedere molte cose, molti comportamenti, scelte del passato. Tutti dobbiamo ricordare che non siamo nel 1980. Nascano -ha esortato Napolitano- comportamenti adeguati, realmente validi per superare le sfide di oggi''.