Mentre comincia in Senato il dibattito sulla manovra, la Cgil scende in piazza in tutta Italia per lo sciopero generale di 8 ore indetto contro una norma ritenuta "profondamente iniqua". Coinvolte oltre cento piazze italiane nella manifestazione rafforzata anche dalla protesta sull'art.8 sui 'licenziamenti facili'.Puntuale e immediata la consueta guerra di cifre. Secondo le prime rilevazioni da parte della Cgil, l'adesione media allo sciopero generale su tutto il territorio nazionale e in tutti i settori, e' del 58%. Per la Fiom, quasi l'80% dei lavoratori della Powertrain di Mirafiori (ex Meccaniche) hanno aderito alla protesta. Sul fronte opposto la Fiat, secondo cui l'adesione fra gli operai e gli impiegati degli stabilimenti Fiat in Italia del primo turno e del turno centrale e' stata del 15%.
Lavoratori ma anche studenti sono scensi in piazza in migliaia riempendo le vie di tutto il Paese. Non sono mancati momenti di tensione. A Torino, al corteo dei sindacati di base, una decina di manifestanti hanno inscenato un flash mob davanti alla sede torinese della Banca d'italia. Dopo avere indossato camici verdi di tipo ospedaliero, i manifestanti hanno mimato un simbolico prelievo di sangue e successivamente hanno imbrattato con uova e vernice rossa il portone dell'istituto di credito. Dopo il flash mob che e' nato davanti alla sede torinese della Banca d'Italia, un gruppo di manifestanti che stava partecipando al corteo dei sindacati di base si e' fermato davanti alla sede della fondazione Crt e ha dato il via a un lancio di uova. Momenti di tensione a Torino anche per l'incursione di alcuni NoTav sul palco della manifestazione.
Lanci di uova e fumogeni anche a Milano contro la sede di Unicredit in piazza Cordusio da parte dei manifestanti del centro sociale 'Cantiere' che hanno sfilano insieme a Usb e Cobas. I manifestanti del centro sociale 'Cantiere' hanno preso di mira, dopo Unicredit, anche le sedi della Banca Popolare di Novara e di Mps in via Santa Margherita a Milano lanciando uova e affiggendo cartelli di protesta. Il corteo di protesta organizzato da Usb e il centro sociale 'Cantiere', che si e' ingrossato durante il percorso, e' arrivato poi in piazza San Babila. Tra il corteo presenti un gruppo di donne vestite con abiti strappati a simboleggiare gli schiavi e con un cartello che recita "Ci vogliono schiavi, ci avranno ribelli". Il corteo e' stato in un primo momento bloccato in piazza San Babila a Milano ma ha poi proseguito il percorso in via Borgogna.
A Palermo invece, un gruppo di autonomi ha bruciato le bandiere di Cisl e Uil. A Napoli il corteo della Cgil è stato aperto invece dallo striscione 'Liberta' per i lavoratori marittimi sequestrati' in segno di solidarieta' ai 5 italiani, di cui 2 di Procida, sequestrati dai pirati somali sulla nave Savina Caylyn. A
Il corteo principale a Roma, dove ha aperto la manifestazione il leader della Cgil, Susanna Camusso. In piazza anche il segretario del Pd Pierluigi Bersani, quello dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro e di Sel Nichi Vendola.
"La manovra del governo è ingiusta e totalmente irresponsabile perché scarica tutti i conti sul pubblico impiego" dice Susanna Camusso. "E' irresponsabile un governo che nella manovra ha inserito l'articolo 8 che permette il licenziamento dei lavoratori. Bisogna cancellare questa norma ingiusta. Se il Parlamento non lo stralcia utilizzeremo tutte le strade possibili per cancellarla. Lo diciamo anche a Confindustria. Impedisce la contrattazione tra le parti. cosi' si va verso la cancellazione dello statuto dei lavoratori e dell'articolo 18" sottolinea il segretario Cgil durante il suo intervento al Colosseo. "Non ci rassegnano alla disoccupazione, non ci stiamo ad essere un paese inaffidabile. E' il governo che e' inaffidabile. Ci vuole portare nel tunnel, non gli basta il baratro nel quale siamo. Manovra depressiva che fa pagare ai lavoratori e agli anziani. Manovra irresponsabile, inutile ed ingiusta".
La Camusso replica poi a Bonanni, che aveva definito "demenziale" lo sciopero. "Mi sembra che il segretario della Cisl sia sull'orlo di una crisi di nervi".
Pierluigi Bersani intanto difende la decisione di aver schierato il Pd a favore dello sciopero contro la manovra economica. "Credo sia giusto esserci -ha affermato il leader democratico, partecipando al corteo che scorre lungo via Merulana- come e' stato giusto partecipare ad altre iniziative sindacali. Parlo dei presidi della Cisl e della Uil davanti al Senato o all'iniziativa contro la manovra fatta ieri dagli enti locali. Credo sia doveroso per il Pd partecipare dove, a ragion veduta e con buone motivazioni, si critica una manovra economica ingiusta e poco credibile".
A Firenze il Pd si è spaccato. Il sindaco del capoluogo toscano, Matteo Renzi, non ha paretcipato alla manifestazione mentre in strada hanno sfilato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, il presidente della Provincia, Andrea Barducci, il segretario del Pd regionale, Andrea Manciulli.
Governo e maggioranza rinnovano le critiche alla Cgil. "Lo sciopero va rispettato ma anche valutato per la sua oggettiva rappresentativita'. Pd e Cgil sono uniti nei no alle riforme del lavoro" afferma il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi secondo cui "le adesioni rimangono quelle tradizionalmente basse degli scioperi promossi dalla sola Cgil, tanto nel pubblico quanto nel privato".
Per Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera dei deputati, lo sciopero generale "indetto dalla sola Cgil, in rottura con la Cisl e con la Uil, mentre imperversa una durissima crisi finanziaria, e' la testimonianza di una totale mancanza di consapevolezza rispetto alla gravita' della situazione generale che mette in crisi tutti gli schemi originari. Questa mancanza di consapevolezza purtroppo porta la Cgil alla irresponsabilita'''.
Al ministro Sacconi arriva subito la replica della leader Cgil, che dal palco allestito al Colosseo avverte: "Anche questa mattina il ministro del Welfare Maurizio Sacconi ha perso un'occasione per tacere. Al ministro noi diciamo con chiarezza: e' meglio che cancelli l'articolo 8 della manovra. Lo cancelli, altrimenti non ci saranno piu' dubbi che Sacconi e' il peggior ministro del lavoro che la storia della Repubblica abbia mai avuto".
E a quanti accusano la Cgil di aver organizzato una protesta politica, la Camusso replica con fermezza: "Certo che e' uno sciopero politico, perche' abbiamo una concezione della politica alta. Noi, invece, abbiamo paura di chi diffonde l'anti politica. Questa idea porta alle svolte autoritarie". La battuta finale è ancora per la Cisl. "Ma quando si puo' scioperare se non adesso? Forse viene il dubbio che non si e' capito cosa sta succedendo nel paese".
Lavoratori ma anche studenti sono scensi in piazza in migliaia riempendo le vie di tutto il Paese. Non sono mancati momenti di tensione. A Torino, al corteo dei sindacati di base, una decina di manifestanti hanno inscenato un flash mob davanti alla sede torinese della Banca d'italia. Dopo avere indossato camici verdi di tipo ospedaliero, i manifestanti hanno mimato un simbolico prelievo di sangue e successivamente hanno imbrattato con uova e vernice rossa il portone dell'istituto di credito. Dopo il flash mob che e' nato davanti alla sede torinese della Banca d'Italia, un gruppo di manifestanti che stava partecipando al corteo dei sindacati di base si e' fermato davanti alla sede della fondazione Crt e ha dato il via a un lancio di uova. Momenti di tensione a Torino anche per l'incursione di alcuni NoTav sul palco della manifestazione.
Lanci di uova e fumogeni anche a Milano contro la sede di Unicredit in piazza Cordusio da parte dei manifestanti del centro sociale 'Cantiere' che hanno sfilano insieme a Usb e Cobas. I manifestanti del centro sociale 'Cantiere' hanno preso di mira, dopo Unicredit, anche le sedi della Banca Popolare di Novara e di Mps in via Santa Margherita a Milano lanciando uova e affiggendo cartelli di protesta. Il corteo di protesta organizzato da Usb e il centro sociale 'Cantiere', che si e' ingrossato durante il percorso, e' arrivato poi in piazza San Babila. Tra il corteo presenti un gruppo di donne vestite con abiti strappati a simboleggiare gli schiavi e con un cartello che recita "Ci vogliono schiavi, ci avranno ribelli". Il corteo e' stato in un primo momento bloccato in piazza San Babila a Milano ma ha poi proseguito il percorso in via Borgogna.
A Palermo invece, un gruppo di autonomi ha bruciato le bandiere di Cisl e Uil. A Napoli il corteo della Cgil è stato aperto invece dallo striscione 'Liberta' per i lavoratori marittimi sequestrati' in segno di solidarieta' ai 5 italiani, di cui 2 di Procida, sequestrati dai pirati somali sulla nave Savina Caylyn. A
Il corteo principale a Roma, dove ha aperto la manifestazione il leader della Cgil, Susanna Camusso. In piazza anche il segretario del Pd Pierluigi Bersani, quello dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro e di Sel Nichi Vendola.
"La manovra del governo è ingiusta e totalmente irresponsabile perché scarica tutti i conti sul pubblico impiego" dice Susanna Camusso. "E' irresponsabile un governo che nella manovra ha inserito l'articolo 8 che permette il licenziamento dei lavoratori. Bisogna cancellare questa norma ingiusta. Se il Parlamento non lo stralcia utilizzeremo tutte le strade possibili per cancellarla. Lo diciamo anche a Confindustria. Impedisce la contrattazione tra le parti. cosi' si va verso la cancellazione dello statuto dei lavoratori e dell'articolo 18" sottolinea il segretario Cgil durante il suo intervento al Colosseo. "Non ci rassegnano alla disoccupazione, non ci stiamo ad essere un paese inaffidabile. E' il governo che e' inaffidabile. Ci vuole portare nel tunnel, non gli basta il baratro nel quale siamo. Manovra depressiva che fa pagare ai lavoratori e agli anziani. Manovra irresponsabile, inutile ed ingiusta".
La Camusso replica poi a Bonanni, che aveva definito "demenziale" lo sciopero. "Mi sembra che il segretario della Cisl sia sull'orlo di una crisi di nervi".
Pierluigi Bersani intanto difende la decisione di aver schierato il Pd a favore dello sciopero contro la manovra economica. "Credo sia giusto esserci -ha affermato il leader democratico, partecipando al corteo che scorre lungo via Merulana- come e' stato giusto partecipare ad altre iniziative sindacali. Parlo dei presidi della Cisl e della Uil davanti al Senato o all'iniziativa contro la manovra fatta ieri dagli enti locali. Credo sia doveroso per il Pd partecipare dove, a ragion veduta e con buone motivazioni, si critica una manovra economica ingiusta e poco credibile".
A Firenze il Pd si è spaccato. Il sindaco del capoluogo toscano, Matteo Renzi, non ha paretcipato alla manifestazione mentre in strada hanno sfilato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, il presidente della Provincia, Andrea Barducci, il segretario del Pd regionale, Andrea Manciulli.
Governo e maggioranza rinnovano le critiche alla Cgil. "Lo sciopero va rispettato ma anche valutato per la sua oggettiva rappresentativita'. Pd e Cgil sono uniti nei no alle riforme del lavoro" afferma il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi secondo cui "le adesioni rimangono quelle tradizionalmente basse degli scioperi promossi dalla sola Cgil, tanto nel pubblico quanto nel privato".
Per Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera dei deputati, lo sciopero generale "indetto dalla sola Cgil, in rottura con la Cisl e con la Uil, mentre imperversa una durissima crisi finanziaria, e' la testimonianza di una totale mancanza di consapevolezza rispetto alla gravita' della situazione generale che mette in crisi tutti gli schemi originari. Questa mancanza di consapevolezza purtroppo porta la Cgil alla irresponsabilita'''.
Al ministro Sacconi arriva subito la replica della leader Cgil, che dal palco allestito al Colosseo avverte: "Anche questa mattina il ministro del Welfare Maurizio Sacconi ha perso un'occasione per tacere. Al ministro noi diciamo con chiarezza: e' meglio che cancelli l'articolo 8 della manovra. Lo cancelli, altrimenti non ci saranno piu' dubbi che Sacconi e' il peggior ministro del lavoro che la storia della Repubblica abbia mai avuto".
E a quanti accusano la Cgil di aver organizzato una protesta politica, la Camusso replica con fermezza: "Certo che e' uno sciopero politico, perche' abbiamo una concezione della politica alta. Noi, invece, abbiamo paura di chi diffonde l'anti politica. Questa idea porta alle svolte autoritarie". La battuta finale è ancora per la Cisl. "Ma quando si puo' scioperare se non adesso? Forse viene il dubbio che non si e' capito cosa sta succedendo nel paese".