Preoccupa la situazione del mercato del lavoro giovanile italiano, secondo gli ultimi dati Ocse diffusi oggi.
Un tasso di disoccupazione giovanile che nel 2010 riguarda 28 ragazzi su 100 (troppo alto anche rispetto all’area Ocse dove è del 16,7%) e, tra coloro che hanno un impiego, circa la metà è occupato con contratti a termine.
Ribadiamo l’importanza di rendere più agevoli e migliorare alcuni istituti e tipologie contrattuali che possono essere di aiuto ai giovani.
Un primo passo in tal senso è la riforma sull’apprendistato che accompagna i giovani verso la costituzione di contratti a tempo indeterminato. È necessario anche accelerare il confronto tra Governo, Regioni e Parti Sociali sul tema dei tirocini e delle collaborazioni, come previsto dall’Accordo sull’apprendistato. Questo percorso, può costituire un importante segnale sia per far diminuire l’alto tasso di disoccupazione giovanile, sia per limitare un uso spesso fittizio di queste tipologie.
Un tasso di disoccupazione giovanile che nel 2010 riguarda 28 ragazzi su 100 (troppo alto anche rispetto all’area Ocse dove è del 16,7%) e, tra coloro che hanno un impiego, circa la metà è occupato con contratti a termine.
Ribadiamo l’importanza di rendere più agevoli e migliorare alcuni istituti e tipologie contrattuali che possono essere di aiuto ai giovani.
Un primo passo in tal senso è la riforma sull’apprendistato che accompagna i giovani verso la costituzione di contratti a tempo indeterminato. È necessario anche accelerare il confronto tra Governo, Regioni e Parti Sociali sul tema dei tirocini e delle collaborazioni, come previsto dall’Accordo sull’apprendistato. Questo percorso, può costituire un importante segnale sia per far diminuire l’alto tasso di disoccupazione giovanile, sia per limitare un uso spesso fittizio di queste tipologie.