Meno 25 giorni al termine per la raccolta delle firme contro il 'Porcellum' e il Comitato referendario per l'abrogazione dell'attuale legge elettorale, e il ritorno al 'Mattarellum', torna a farsi sentire. Durante una conferenza alla Camera, a un mese dall'avvio della raccolta firme, i promotori, tra cui Arturo Parisi e Antonio Di Pietro, sono fiduciosi, ma sanno anche che la "casta" e' altrettanto "agguerrita" nel mantenere lo 'status quo'. L'obiettivo e' raccogliere 500 mila sottoscrizioni entro il 30 settembre. E il manifesto (visibile sul sito referendumelettorale.org) e' un porcellino rosa in cravatta con sopra una croce rossa e, a fianco, la scritta 'Firmo voto scelgo': 'Contro il parlamento dei nominati'. O ancora: 'Cambia la legge elettorale, scegli il tuo parlamentare', 'Contro il Porcellum rieleggiamo il parlamento'.
"Ce la possiamo fare- dice Andrea Morrone, presidente del Comitato per il referendum- ma la casta e' scatenata. La Rai ci ignora e non dice che i cittadini hanno la possibilita' di firmare". Quindi annuncia una serie di iniziative, tra cui un sit-in di protesta a partire da marcoledi' prossimo davanti a Viale Mazzini, e poi davanti a Saxa Rubra, per protestare contro la totale assenza di informazione". Tra le altre cose, il Comitato chiedera' un incontro con il ministro all'Interno Roberto Maroni "affiche'- spiega Morrone- nella sua veste istituzionale monitori su tutte le amministrazioni affinche' i cittadini abbiano la possibilita' di firmare". E sempre sul tema informazione, i referendari hanno chiesto all'Agcom di intervire e "l'Autorita'- conclude Morrone- ci ha assicurato che vigilera'. Attendiamo i risultati".
Alla conferenza, erano presenti il coordinatore politico del comitato Arturo Parisi (Pd), il leader dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro, Loredana De Petris (Sel), Enzo Palumbo (Partito liberale italiano), Maria Di Prato, segretaria dell'Unione popolare e Mario Segni (Rete dei referendari). Quest'ultimo ribadisce: "La casta e' scatenata contro questo referendum perche' la casta vive in un Paese ingessato che vuole tenere ingessato e il 'porcellum' e' lo strumento".
"Ce la possiamo fare- dice Andrea Morrone, presidente del Comitato per il referendum- ma la casta e' scatenata. La Rai ci ignora e non dice che i cittadini hanno la possibilita' di firmare". Quindi annuncia una serie di iniziative, tra cui un sit-in di protesta a partire da marcoledi' prossimo davanti a Viale Mazzini, e poi davanti a Saxa Rubra, per protestare contro la totale assenza di informazione". Tra le altre cose, il Comitato chiedera' un incontro con il ministro all'Interno Roberto Maroni "affiche'- spiega Morrone- nella sua veste istituzionale monitori su tutte le amministrazioni affinche' i cittadini abbiano la possibilita' di firmare". E sempre sul tema informazione, i referendari hanno chiesto all'Agcom di intervire e "l'Autorita'- conclude Morrone- ci ha assicurato che vigilera'. Attendiamo i risultati".
Alla conferenza, erano presenti il coordinatore politico del comitato Arturo Parisi (Pd), il leader dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro, Loredana De Petris (Sel), Enzo Palumbo (Partito liberale italiano), Maria Di Prato, segretaria dell'Unione popolare e Mario Segni (Rete dei referendari). Quest'ultimo ribadisce: "La casta e' scatenata contro questo referendum perche' la casta vive in un Paese ingessato che vuole tenere ingessato e il 'porcellum' e' lo strumento".