11 marzo 2012

Crisi: Cgia, mai cosi' forte stretta credito a imprese, -2,4% in 2011

Negli ultimi 14 anni, solo nel secondo semestre del 2011 i prestiti bancari erogati alle imprese hanno registrato una contrazione negativa del 2,4% per le societa' non finanziarie e dell'1,6% per le famiglie produttrici (aziende familiari con meno di 5 addetti). E' la denuncia sollevata dalla Cgia di Mestre sull'emergenza credito.
''Bisogna ritornare a dare ossigeno alle imprese altrimenti corriamo il rischio che la situazione imploda. Le avvisaglie, purtroppo, non mancano. I suicidi dei due piccoli imprenditori di Venezia e di Taranto sono la punta dell'iceberg'', ha dichiarato il segretario dell'associazione, Giuseppe Bortolussi, secondo cui il sistema delle micro imprese ''rischia di non reggere l'urto della crisi''.
Secondo i dati Cgia ''tra giugno e dicembre di ciascun anno compreso tra il 1998 e il 2011, solo in quest'ultimo i prestiti sono diminuiti sia per le societa' non finanziarie (le imprese) sia per le famiglie produttrici (aziende familiari con meno di 5 addetti)''.
L'organizzazione di Mestre esprime infine la sua contrarieta' all'ipotesi avanzata ieri dall'amministrazione finanziaria di applicare un bollino blu per i negozi fedeli al fisco. ''Premesso che l'evasione fiscale riguarda anche i lavoratori dipendenti che fanno il secondo ed il terzo lavoro, i pensionati che arrotondano il proprio magro assegno facendo piccoli lavoretti e una buona parte delle societa' di capitali che eludono abbondantemente il fisco - conclude Bortolussi - credo sia piu' giusto, in una fase economica cosi' delicata, che lo Stato prima paghi i 70 miliardi di debiti che ha nei confronti delle imprese italiane, poi, eventualmente, si arroghi il diritto di emettere una sorta di bollino blu ai commercianti onesti''.