La produzione industriale in Italia a marzo è cresciuta meno di quanto ci si aspettava. È quanto indicano i dati diffusi oggi dall'Istat. C’è da un lato una buona performance dei beni di investimento e di quelli intermedi che confermano la tenuta delle esportazioni, mentre dall’altro, prosegue il calo dei beni di consumo. Se guardiamo poi al fatto che i beni di consumo con un calo più evidente sono stati quelli durevoli, abbiamo un dato che conferma l’estrema debolezza della domanda interna.
Per rimediare a questa situazione, le recenti norme contenute nel decreto sviluppo sono un primo passo che deve essere accompagnato da misure concrete per la necessità di una “accelerazione” di riforme strutturali e fiscali, quelle stesse che la UIL chiede da tempo e che anche l’Ocse suggerisce nel suo “Economic Survey of Italy 2011” presentato a Milano.
Per rimediare a questa situazione, le recenti norme contenute nel decreto sviluppo sono un primo passo che deve essere accompagnato da misure concrete per la necessità di una “accelerazione” di riforme strutturali e fiscali, quelle stesse che la UIL chiede da tempo e che anche l’Ocse suggerisce nel suo “Economic Survey of Italy 2011” presentato a Milano.