Il governo ''regge'', puo' andare avanti, ma ''bisogna fare delle scelte, anche noi abbiamo fatto degli errori''. Lo afferma il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, dopo l'incontro con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, incontro che ''e' andato bene'', dice il Senatur.A chi gli chiede se il premier abbia offerto a Tremonti il posto da vicepremier, il Senatur risponde: ''No, ma il problema e' fare un progetto per il cambiamento, continuare a fare le riforme. Abbiamo fatto il federalismo fiscale ma dara' effetti solo tra qualche anno''.Serve una verifica parlamentare della maggioranza, come chiede il presidente della Repubblica? ''Ne abbiamo gia' fatte tante, ma se lo chiede Napolitano va bene, e' lui il capo'', risponde poi Bossi ai giornalisti.
Quindi, attacca sul fronte-Milano: ''Non lasceremo la citta' a un matto che vuole riempirla di clandestini, di moschee.Pisapia vuole trasformarla in una 'zingaropoli'. Non abbandoneremo Milano nelle mani di questa gente''. Il leader della Lega Nord, in vista del ballottaggio nel capoluogo lombardo, non ha dubbi sull'affermazione di Letizia Moratti: ''Vinceremo''. Il Carroccio - insiste il Senatur - ''si impegnera'''. ''Non abbandoneremo la citta' nelle mani di questa gente''.MORATTI FISCHIATA A PRESIDIO DISABILI, OVAZIONE PER PISAPIA.L'hanno fischiata prima ancora che si presentasse in Duca D'Aosta, quando Roberto Formigoni ha annunciato il suo arrivo, poi, quando Letizia Moratti e' arrivata al presidio in piazza, promosso questa mattina dalle associazioni di disabili, sulla sua testa sono piovuti fischi, contestazioni e ''buuu''. Pochi minuti prima, la stessa piazza aveva acclamato, con applausi e ovazioni il candidato sindaco del centrosinistra, Giuliano Pisapia. E cosi', un'iniziativa in favore dei disabili lombardi si e' trasformata in terreno di scontro tra i due avversari al ballottaggio del 29 e 30 maggio.Pisapia aveva annunciato la sua partecipazione gia' da ieri sera. A sorpresa pero', in piazza Duca D'Aosta sono arrivati anche il presidente della Regione Lombardia e il sindaco uscente di Milano. Anche Formigoni e' stato fischiato al suo arrivo, ma successivamente, quando il governatore ha assicurato il suo impegno ''perche' i tagli a livello nazionale siano annullati'', le contestazioni nei suoi confronti si sono trasformate in qualche timido applauso. Uno scroscio di fischi e buuu c'e' stato, poi, quando il governatore lombardo ha annunciato il prossimo arrivo della Moratti. E le promesse del sindaco uscente (''mi faro' parte attiva con il ministro Sacconi per eleminare questi tagli gia' da oggi'') non sono bastate a cambiare l'umore della piazza.Atteggiamento opposto, invece, nei confronti di Giuliano Pisapia, che ha 'scaldato' i circa 500 presenti: ''Non possiamo permettere che i servizi sociali vengano tagliati come e' accaduto in questi anni. Dobbiamo rendere visibili quelli che fino ad oggi sono rimasti invisibili, e ci batteremo per impedire tagli e restituire cio' che in questi anni e' stato tolto, sara' mio impegno come sindaco di Milano intervenire dove ci sono sprechi e restituire la priorita' a chi ha avuto un diritto violato''. Il candidato sindaco del centrosinistra ha poi lasciato il presidio stringendo mani e ricevendo attestazioni di stima e solidarieta', e se n'e' andato prima dell'arrivo della 'rivale' Moratti.