"E' venuto il momento che l'Italia si dia una seria politica industriale nel quadro europeo, secondo le grandi coordinate dell'integrazione europea". E' questo il monito lanciato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, oggi in occasione dell'inaugurazione a Mestre della nuova piazzetta dedicata a Gianni Pellicani, suo grande amico e compagno di partito scomparso quattro anni fa.
Per il capo dello Stato infatti "abbiamo bisogno di questo per l'occupazione e per i giovani che oggi sono per noi il motivo principale di preoccupazione" perché "attorno alla questione dell'occupazione giovanile si stringono i nodi dell'economia. E oggi -prosegue il capo dello Stato- c'è una nuova categoria di giovani, secondo gli esperti di statistica, che non sono impegnati né in processi formativi né in processi occupazioni né in processi di addestramento al lavoro".
Così, per Napolitano, non c'è dubbio "dobbiamo dare delle risposte su tutti questi terreni tenendo però conto dei limiti stretti in cui si muove l'azione pubblica e tendendo conto delle risorse del bilancio dello Stato, punto ineludibile questo per governo e opposizione".
Il presidente glissa poi con ironia sulla necessità di nominare il nuovo ministro dello Sviluppo Economico. Un cronista lo raggiunge e gli chiede se per attuare una politica industriale efficace ci sia bisogno del nuovo ministro dello Sviluppo economico. E il presidente della Repubblica risponde: "Lei crede?". Il cronista ribatte: "Lei ha avuto notizie in merito?", e Napolitano di rimando risponde: "Va bene allora passo la voce".
Per il capo dello Stato infatti "abbiamo bisogno di questo per l'occupazione e per i giovani che oggi sono per noi il motivo principale di preoccupazione" perché "attorno alla questione dell'occupazione giovanile si stringono i nodi dell'economia. E oggi -prosegue il capo dello Stato- c'è una nuova categoria di giovani, secondo gli esperti di statistica, che non sono impegnati né in processi formativi né in processi occupazioni né in processi di addestramento al lavoro".
Così, per Napolitano, non c'è dubbio "dobbiamo dare delle risposte su tutti questi terreni tenendo però conto dei limiti stretti in cui si muove l'azione pubblica e tendendo conto delle risorse del bilancio dello Stato, punto ineludibile questo per governo e opposizione".
Il presidente glissa poi con ironia sulla necessità di nominare il nuovo ministro dello Sviluppo Economico. Un cronista lo raggiunge e gli chiede se per attuare una politica industriale efficace ci sia bisogno del nuovo ministro dello Sviluppo economico. E il presidente della Repubblica risponde: "Lei crede?". Il cronista ribatte: "Lei ha avuto notizie in merito?", e Napolitano di rimando risponde: "Va bene allora passo la voce".