ROMA - La disoccupazione in Italia sale all'8,5%: è il livello più alto dal terzo trimestre del 2003. A comunicarlo è l'Istat, che diffonde i dati relativi ai secondi tre mesi dell'anno. E notizie ancora peggiori riguardano i giovani: il tasso di disoccupazione fra ragazzi dai 15 ai 24 anni raggiunge il 27,9%. In pratica, uno sui tre è senza lavoro.
Nel dettaglio, i numeri Istat dicono che nel secondo trimestre 2010 il numero di occupati (in termini destagionalizzati) risulta pari a 22.915.000 unità segnalando un aumento rispetto al trimestre precedente pari allo 0,1%. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente la riduzione è stata pari allo 0,8% (-195.000 unità), a sintesi di una sostenuta riduzione della componente italiana (-366.000 unità) e di una significativa crescita di quella straniera (+171.000 unità). Persiste la forte riduzione del numero degli occupati nell’industria in senso stretto, soprattutto nel Nord: al sensibile calo dei dipendenti permanenti a tempo pieno si contrappone l’ulteriore incremento dell’occupazione a orario ridotto. Il tasso di occupazione è pari al 57,2%, con una flessione di sette decimi di punto percentuale rispetto al secondo trimestre 2009. Il numero delle persone in cerca di occupazione raggiunge (in termini destagionalizzati) 2.136.000 unità, con un aumento dell’1,1% rispetto al primo trimestre (+24.000 unità). Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente l’aumento è del 13,8%.
Nel dettaglio, i numeri Istat dicono che nel secondo trimestre 2010 il numero di occupati (in termini destagionalizzati) risulta pari a 22.915.000 unità segnalando un aumento rispetto al trimestre precedente pari allo 0,1%. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente la riduzione è stata pari allo 0,8% (-195.000 unità), a sintesi di una sostenuta riduzione della componente italiana (-366.000 unità) e di una significativa crescita di quella straniera (+171.000 unità). Persiste la forte riduzione del numero degli occupati nell’industria in senso stretto, soprattutto nel Nord: al sensibile calo dei dipendenti permanenti a tempo pieno si contrappone l’ulteriore incremento dell’occupazione a orario ridotto. Il tasso di occupazione è pari al 57,2%, con una flessione di sette decimi di punto percentuale rispetto al secondo trimestre 2009. Il numero delle persone in cerca di occupazione raggiunge (in termini destagionalizzati) 2.136.000 unità, con un aumento dell’1,1% rispetto al primo trimestre (+24.000 unità). Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente l’aumento è del 13,8%.
L’incremento tendenziale della disoccupazione si concentra nel Nord tra gli ex-occupati; nel Centro e nel Mezzogiorno tra gli altri gruppi dei disoccupati. Alla crescita della disoccupazione si accompagna un moderato aumento degli inattivi rispetto al secondo trimestre 2009 (+92.000 mila unità), sintesi di una lieve riduzione delle non forze di lavoro italiane e di un ulteriore incremento di quelle straniere. Nella media del secondo trimestre 2010, il tasso di disoccupazione (destagionalizzato) è pari all’8,5%, con un aumento di 0,1 decimi di punto rispetto al primo trimestre e di 1 punto rispetto al secondo trimestre 2009.
Per quanto riguarda la disoccupazione, il tasso di quella maschile sale dal 6,3% del secondo trimestre 2009 al 7,6%; quello femminile passa dall’8,8 al 9,4%. Nel Nord l’innalzamento dell’indicatore (dal 5 al 5,9%) riguarda sia gli uomini sia le donne; nel Centro il tasso si porta al 7,1% (6,7% un anno prima), per una crescita dovuta solo agli uomini. Nel Mezzogiorno il tasso di disoccupazione risulta pari al 13,4% (dall’11,9% di un anno prima), con una punta del 16,4 per cento per le donne. Il tasso di disoccupazione degli stranieri aumenta per la sesta volta consecutiva, portandosi all’11,6% (10,9% nel secondo trimestre 2009). Il tasso di disoccupazione dei giovani di 15-24 anni raggiunge il 27,9%, con un massimo del 40,3% per le donne del Mezzogiorno.
Per quanto riguarda la disoccupazione, il tasso di quella maschile sale dal 6,3% del secondo trimestre 2009 al 7,6%; quello femminile passa dall’8,8 al 9,4%. Nel Nord l’innalzamento dell’indicatore (dal 5 al 5,9%) riguarda sia gli uomini sia le donne; nel Centro il tasso si porta al 7,1% (6,7% un anno prima), per una crescita dovuta solo agli uomini. Nel Mezzogiorno il tasso di disoccupazione risulta pari al 13,4% (dall’11,9% di un anno prima), con una punta del 16,4 per cento per le donne. Il tasso di disoccupazione degli stranieri aumenta per la sesta volta consecutiva, portandosi all’11,6% (10,9% nel secondo trimestre 2009). Il tasso di disoccupazione dei giovani di 15-24 anni raggiunge il 27,9%, con un massimo del 40,3% per le donne del Mezzogiorno.