Nei mesi scorsi il deputato di Italia dei Valori eletto in Europa, Antonio Razzi, ha presentato una proposta di legge per eliminare la tassa annuale per il rinnovo dei passaporti degli italiani residenti all’estero. il testo – "Modifiche all'articolo 58 del decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 200, concernente il rilascio gratuito di atti da parte dell'autorità consolare, e all'articolo 18 della legge 21 novembre 1967, n. 1185, concernente l'esenzione dalla tassa annuale sulle concessioni governative relativa al passaporto in favore dei cittadini italiani residenti all'estero" – deve ancora essere assegnato alla commissione competente per la trattazione in sede referente.
"L’attuale normativa prevista dall’art. 58 – contesta Razzi- prevede sì casi di elargizione gratuita di atti per i residenti all’estero, ma si presta alla interpretazione non univoca della condizione di "indigenza" cui si fa riferimento. Cosicché si verificano delle disparità di trattamento da nazione a nazione provocando incertezze ed ingiustizie". Per il deputato, "l’abolizione della tassa è un piccolo riconoscimento che la Repubblica italiana deve a tutti i connazionali che hanno dovuto, per forza di cose, lasciare la loro patria".
"L’attuale normativa prevista dall’art. 58 – contesta Razzi- prevede sì casi di elargizione gratuita di atti per i residenti all’estero, ma si presta alla interpretazione non univoca della condizione di "indigenza" cui si fa riferimento. Cosicché si verificano delle disparità di trattamento da nazione a nazione provocando incertezze ed ingiustizie". Per il deputato, "l’abolizione della tassa è un piccolo riconoscimento che la Repubblica italiana deve a tutti i connazionali che hanno dovuto, per forza di cose, lasciare la loro patria".