È stato siglato il 23 settembre, a Buenos Aires l'Accordo di Cooperazione tra il Governo della Città e il Consolato Generale d'Italia per il triennio 2011-2013 per l’insegnamento curricolare della lingua italiana nelle istituzioni scolastiche della capitale argentina. Ad annunciarlo è il Console italiano Giancarlo Maria Curcio che ha materialmente firmato l’atto con il Capo del Governo della Città Autonoma di Buenos Aires Mauricio Macri.
“Tale Accordo – spiega Curcio – prevede la prosecuzione dell'insegnamento della lingua italiana come materia curricolare (avviato con la firma del primo Accordo in materia del 1997) in 62 scuole pubbliche di Buenos Aires con oltre 7.500 alunni con la possibilità di allargarne l'ambito di applicazione nel corso dei prossimi anni scolastici. La Dante Alighieri di Buenos Aires, che attraverso il proprio Presidente, Mario Orlando, ha controfirmato il testo, proseguirà nelle sue funzioni quale Ente esecutore dell’Accordo”.
Il Console, in particolare, sottolinea “la forte valenza dell’Accordo che consente di proseguire e rafforzare l’insegnamento della lingua italiana nel tessuto della capitale argentina, quale concreto gesto di apprezzamento e stima da parte di queste autorità nei confronti di una delle comunità che ha contribuito maggiormente allo sviluppo del paese e di forte affinità e interesse per la cultura italiana”.
“Tale Accordo – spiega Curcio – prevede la prosecuzione dell'insegnamento della lingua italiana come materia curricolare (avviato con la firma del primo Accordo in materia del 1997) in 62 scuole pubbliche di Buenos Aires con oltre 7.500 alunni con la possibilità di allargarne l'ambito di applicazione nel corso dei prossimi anni scolastici. La Dante Alighieri di Buenos Aires, che attraverso il proprio Presidente, Mario Orlando, ha controfirmato il testo, proseguirà nelle sue funzioni quale Ente esecutore dell’Accordo”.
Il Console, in particolare, sottolinea “la forte valenza dell’Accordo che consente di proseguire e rafforzare l’insegnamento della lingua italiana nel tessuto della capitale argentina, quale concreto gesto di apprezzamento e stima da parte di queste autorità nei confronti di una delle comunità che ha contribuito maggiormente allo sviluppo del paese e di forte affinità e interesse per la cultura italiana”.