Andare oltre il patronato tradizionale”. Questo è il messaggio scaturito dal corso di formazione di due giorni organizzato dal patronato ITAL-UIL a Francoforte. Con un intenso dibattito la Presidenza Nazionale si è confrontata con diversi coordinatori delle regioni italiane maggiormente coinvolte dai flussi migratori e 70 dirigenti della struttura europea provenienti, oltre che dalla Germania anche da Belgio, Francia, Gran Bretagna, Principato del Liechtenstein, Spagna e Svizzera.
“Andare oltre il patronato tradizionale” poiché all’estero già da tempo gli utenti non sono più solo coloro che necessitano di tutela e assistenza in campo previdenziale. Infatti per ogni persona che, trovandosi fuori dai confini nazionali, incontra problemi di qualsiasi genere è più facile raggiungere un ufficio di patronato che una sede consolare. Questo oggi più che mai a causa delle frequenti ristrutturazioni subite ultimamente dalla rete consolare italiana con chiusure di sedi e riduzione di personale.
In quest’ottica il vice presidente Mario Castellengo ha annunciato che in futuro l’organizzazione, in collaborazione con la UIM, sarà in grado di ampliare i propri servizi anche alle giovani generazioni di Italiani nel mondo offrendo loro, da un lato, la possibilità di accedere a programmi interculturali grazie ad una convenzione stipulata con la COINED (una ONG che opera a livello mondiale) e, dall’altro, la possibilità di accedere a corsi di formazione a distanza anche a livello universitario. Il presidente Gilberto De Santis, in questo suo primo incontro all’estero, ha voluto ringraziare tutti gli operatori per il loro proficuo impegno a sostegno delle nostre comunità. Ha inoltre annunciato un piano di ristrutturazione e di sviluppo dell’organizzazione anche all’estero per far fronte alle nuove esigenze di tutela e di servizi che hanno gli Italiani all’estero.
“Andare oltre il patronato tradizionale” poiché all’estero già da tempo gli utenti non sono più solo coloro che necessitano di tutela e assistenza in campo previdenziale. Infatti per ogni persona che, trovandosi fuori dai confini nazionali, incontra problemi di qualsiasi genere è più facile raggiungere un ufficio di patronato che una sede consolare. Questo oggi più che mai a causa delle frequenti ristrutturazioni subite ultimamente dalla rete consolare italiana con chiusure di sedi e riduzione di personale.
In quest’ottica il vice presidente Mario Castellengo ha annunciato che in futuro l’organizzazione, in collaborazione con la UIM, sarà in grado di ampliare i propri servizi anche alle giovani generazioni di Italiani nel mondo offrendo loro, da un lato, la possibilità di accedere a programmi interculturali grazie ad una convenzione stipulata con la COINED (una ONG che opera a livello mondiale) e, dall’altro, la possibilità di accedere a corsi di formazione a distanza anche a livello universitario. Il presidente Gilberto De Santis, in questo suo primo incontro all’estero, ha voluto ringraziare tutti gli operatori per il loro proficuo impegno a sostegno delle nostre comunità. Ha inoltre annunciato un piano di ristrutturazione e di sviluppo dell’organizzazione anche all’estero per far fronte alle nuove esigenze di tutela e di servizi che hanno gli Italiani all’estero.