La ripresa dell'Italia appare "moderata" e trainata principalmente dal settore industriale, grazie al rimbalzo delle esportazioni dopo il collasso del 2009. Ma "la situazione ancora fragile del mercato del lavoro continuerà a pesare sulla dinamica dei consumi privati". Questa la fotografia sulla crescita economica nel nostro Paese scattata dalla Commissione Ue, che nelle sue previsioni intermedie, rese note oggi, prevede un Pil 2010 all'1,1% rispetto all'1,7% stimato per la media dell'Eurozona. Si tratta comunque di un miglioramento rispetto allo 0,8% stimato lo scorso maggio.Il miglioramento è dovuto al traino dell'economia europea, che "è chiaramente sulla via della ripresa, in maniera più forte di quanto previsto nella scorsa primavera". La Commissione ha infatti migliorato la stima di crescita del Pil 2010 per l'intera zona euro all'1,7% dallo 0,9% stimato in maggio. Ma questa ripresa "resta fragile", soprattutto per "la grande incertezza" sull'evoluzione della situazione a livello mondiale. Così il commissario Ue agli affari economici e monetari, Olli Rehn, commenta le nuove previsioni economiche di Bruxelles per il 2010.Tornando all'Italia, la Commissione prevede oggi una crescita congiunturale per il Pil dello 0,5% nel terzo trimestre e un progresso dello 0,2% nel quarto. Riviste anche le stime sull'inflazione del 2010, portate all'1,6% dall'1,8% comunicato in primavera. Per l'inflazione dei sedici paesi dell'euo, Bruxelles passa