GERUSALEMME - Il Comites d'Israele, in collaborazione con patronato Ital e Uim di Gerusalemme, ha organizzato, nella sala delle Conferenze del Tempio Italiano di Gerusalemme in Rechov Hillel, una conferenza dal titolo: “La recente Convenzione che deve essere ratificata fra Italia e Israele in materia di sicurezza sociale raccontata da chi l'ha creata”. Dell’incontro riferisce con una nota Lello Dell'Ariccia, responsabile Ital in Israele. Il presidente del Comites avv. Beniamin Lazar ha informato il pubblico presente del fatto che da diversi anni ha lavorato a questa problematica attraverso incontri e scambi di lettere con le autorità competenti sia in Italia che in Israele.
Ha preso poi la parola l’avv. Jakov Sasporte, direttore del Mosad Le Bituah Leumi, responsabile della divisione convenzioni internazionali, che ha raccontato il percorso, durato circa 13 anni, attraverso il quale ha cercato di accordarsi con le istituzioni italiane senza essere mai riuscito a sbloccare la situazione, come era invece accaduto con altri paesi nel corso della sua carriera. In pratica, tutto era pronto e non appena l'Inps ha avuto l'ok ufficiale da parte del governo italiano, in dieci giorni di intenso lavoro tutta la documentazione era in ordine per essere presentata alla delegazione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi il 2 febbraio scorso.
Il responsabile del patronato Ital Uim ha ribadito che appena l'accordo sarà effettivo dopo la ratifica dei due parlamenti e dei due governi, sarà a disposizione della comunità italiana per ogni chiarimento
L’avv. Sasporte ha spiegato che l'accordo prevede tre tipi di pensioni: anzianità, invalidità, assegni familiari per vedove e orfani. Non contempla invece accordi sul lavoro, maternità , assegni famigliari per i figli, accordi che Israele ha firmato invece con altri paesi.
Lo spirito dell'accordo tutela soprattutto i diritti di chi ha lavorato alcuni anni sia in Italia che in Israle. Quando l’ accordo sarà ratificato dai due governi, si potranno finalmente totalizzare i periodi contributivi in un'unica pensione.
Inoltre, fino a ieri, se un cittadino israeliano andava a lavorare in Italia doveva effettuare i versamenti alla Bituach Leumi fino a quando non fosse ufficialmente emigrato all'estero, ovvero solo dopo quattro anni.
In seguito a questo accordo, versando i contributi in Italia si sarà esonerati dall'effettuare i versamenti in Israele.
Un’altra novità riguarda il lavoratore che abbia subito una invalidità sul lavoro: la pensione sarà elargita dal paese nel quale sia incorso l`incidente. Il pubblico presente ha avuto l’opportunità di sollevare alcuni quesiti che hanno avuto approfondite risposte, conclude la nota del responsabile Ital Israele Lello Dell'Ariccia.
Ha preso poi la parola l’avv. Jakov Sasporte, direttore del Mosad Le Bituah Leumi, responsabile della divisione convenzioni internazionali, che ha raccontato il percorso, durato circa 13 anni, attraverso il quale ha cercato di accordarsi con le istituzioni italiane senza essere mai riuscito a sbloccare la situazione, come era invece accaduto con altri paesi nel corso della sua carriera. In pratica, tutto era pronto e non appena l'Inps ha avuto l'ok ufficiale da parte del governo italiano, in dieci giorni di intenso lavoro tutta la documentazione era in ordine per essere presentata alla delegazione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi il 2 febbraio scorso.
Il responsabile del patronato Ital Uim ha ribadito che appena l'accordo sarà effettivo dopo la ratifica dei due parlamenti e dei due governi, sarà a disposizione della comunità italiana per ogni chiarimento
L’avv. Sasporte ha spiegato che l'accordo prevede tre tipi di pensioni: anzianità, invalidità, assegni familiari per vedove e orfani. Non contempla invece accordi sul lavoro, maternità , assegni famigliari per i figli, accordi che Israele ha firmato invece con altri paesi.
Lo spirito dell'accordo tutela soprattutto i diritti di chi ha lavorato alcuni anni sia in Italia che in Israle. Quando l’ accordo sarà ratificato dai due governi, si potranno finalmente totalizzare i periodi contributivi in un'unica pensione.
Inoltre, fino a ieri, se un cittadino israeliano andava a lavorare in Italia doveva effettuare i versamenti alla Bituach Leumi fino a quando non fosse ufficialmente emigrato all'estero, ovvero solo dopo quattro anni.
In seguito a questo accordo, versando i contributi in Italia si sarà esonerati dall'effettuare i versamenti in Israele.
Un’altra novità riguarda il lavoratore che abbia subito una invalidità sul lavoro: la pensione sarà elargita dal paese nel quale sia incorso l`incidente. Il pubblico presente ha avuto l’opportunità di sollevare alcuni quesiti che hanno avuto approfondite risposte, conclude la nota del responsabile Ital Israele Lello Dell'Ariccia.