Alla fine e' tornato. Clemente Mastella si ripresenta sulla scena politica italiana con un nuovo partito: i 'Popolari per il sud'.Archiviata tra luci ed ombre la storia dell'Udeur, oggi a Roma nella sala dell'Assunta della Chiesa del Gesu' e in mezzo ad un centinaio di sostenitori giunti nella capitale da Campania, Calabria, Molise e Puglia, Mastella ha annunciato la nascita del nuovo movimento. Un soggetto che, come spiega lo stesso ex-Guardasigilli, vuole ''colmare il vuoto politico nel sud a livello locale, confermando al contempo la strategica alleanza con il Pdl''.
I Popolari per il sud sono nati per volonta' autonoma del suo leader -tiene a precisare- senza patrocini o beneplaciti da parte del premier Silvio Berlusconi, al quale pero' deve la propria rinascita politica grazie alla candidatura concessagli alle scorse elezioni europee dopo che gli scandali e le inchieste che lo avevano travolto sembravano aver definitivamente concluso la sua vita politica.La nuova sfida di Clemente Mastella non e' a Strasburgo, ma in Italia. E a guidare la nascita della sua nuova creatura sono soprattutto valori e virtu'. Valori, spiega, che si ispirano alla ''forte tradizione territoriale''. E virtu' come ''autogoverno e responsabilita''', prese a prestito da uno frase di Don Sturzo e riportate in una scritta che campeggia sopra il palco. ''Chiamo a raccolta tutti coloro che credono nei nostri valori e non solo all'idea della convenienza. Le zeppole -dice l'ex-ministro, azzardando un parallelo culinario- senza farina non si fanno''.Tra fragorosi applausi, Mastella spiega di non avere alcuna velleita' di contrapposizione con la Lega e il nord d'Italia e che il suo nuovo partito e' aperto a tutte le altre forze disposte a parlare e a fare il bene del meridione: ''Non vogliamo porci in contrapposizione con il Nord, vogliamo pero' competere e collaborare. Perche' la questione meridionale e' diventata appendice di quella settentrionale.Il sud non puo' essere lasciato a se stesso. Il rischio e' che si crei una separazione di fatto, come in Belgio. Mentre in Italia, il nord e il sud sono complementari''.Il passato, le note vicende giudiziarie che hanno colpito l'Udeur e poi la moglie Sandra, ex-presidente del consiglio regionale campano, presente in sala, vengono solo sfiorate nel discorso di Mastella. ''Rispetto a quanto successo - ribadisce a piu' riprese l'ex-ministro, tra l'ovazione dei sostenitori - dobbiamo andare avanti. Andare avanti, nonostante sia stato bastonato da qualche magistrato con eccesso di zelo. Esserci, dobbiamo essere presenti quando sara' il momento. Esserci per contare''.Ovazione che si e' poi trasformata in apoteosi quando ad una domanda dei giornalisti, Mastella ha risposto d'essersi preso gioco dei media, ingenui nel credere che veramente avrebbe accettato di partecipare all'Isola dei famosi, come sembrava qualche settimane fa. ''Ho giocato con voi giornalisti. Potete mai pensare che uno come me possa perdere la testa, uno che ha la politica nel sangue, non il potere, ma la politica nel sangue. Ebbene come potete credere che sia cosi' imbecille da andare all'isola dei famosi'', ha dichiarato. ''Ci sarei andato - ha aggiunto, chiudendo la presentazione del suo nuovo partito - solo per perdere peso''.