Per modifiche alla manovra "lo spazio c'è", dice il ministro Umberto Bossi ai cronisti alla Camera. Il leader del Carroccio annuncia che vedrà il titolare dell'Economia, Giulio Tremonti: "Tra poco vedo Tremonti, voglio sentire che dice lui e vedrò di convincerlo".
Critiche immediate sono arrivate dall'opposizione: ''La valutazione e le modifiche alla manovra sono in discussione al Senato, non sono materia di scambio tra i compari Bossi e Tremonti. La Lega se finalmente riconosce i pesanti tagli ai servizi sociali e la mortificazione delle regioni e degli enti locali si confronti in commissione Bilancio con gli emendamenti presentati dal Pd e dalle altre opposizioni'', dice per il Pd Stefano Fassina, responsabile Economia e Lavoro della segreteria.
Le proposte di modifica, attese già nel primo pomeriggio, sono poi giunte con gli emendamenti del relatore, Antonio Azzollini, in commissione Bilancio al Senato. ''Mi riservo di presentare altre 2-3 proposte domani'', ha aggiunto il relatore spiegando che gli emendamenti contengono misure sul fisco, sull'innalzamento delle pensioni per le donne nella pubblica amministrazione, sul patto di stabilità interno, sulla soglia per l'assegno di invalidità e sulla proroga del pagamento dei tributi in Abruzzo.
Critiche immediate sono arrivate dall'opposizione: ''La valutazione e le modifiche alla manovra sono in discussione al Senato, non sono materia di scambio tra i compari Bossi e Tremonti. La Lega se finalmente riconosce i pesanti tagli ai servizi sociali e la mortificazione delle regioni e degli enti locali si confronti in commissione Bilancio con gli emendamenti presentati dal Pd e dalle altre opposizioni'', dice per il Pd Stefano Fassina, responsabile Economia e Lavoro della segreteria.
Le proposte di modifica, attese già nel primo pomeriggio, sono poi giunte con gli emendamenti del relatore, Antonio Azzollini, in commissione Bilancio al Senato. ''Mi riservo di presentare altre 2-3 proposte domani'', ha aggiunto il relatore spiegando che gli emendamenti contengono misure sul fisco, sull'innalzamento delle pensioni per le donne nella pubblica amministrazione, sul patto di stabilità interno, sulla soglia per l'assegno di invalidità e sulla proroga del pagamento dei tributi in Abruzzo.
Nel dettaglio queste le modifiche presentate:
PENSIONI DONNE P.A.: Arriva la norma che innalza l'età pensionabile per le donne nel P.i. I requisiti anagrafici per andare in pensione, si legge nell'emendamento, ''sono incrementati di 4 annu a partire dal primo gennaio 2012 ai fini di raggiungere l'età di sessantacinque anni''. Le economie in arrivo dall'attuazione della norma andranno al fondo strategico per il paese a sostegno dell'economia reale per interventi dedicati ''a politiche sociali e familiari, con particolare attenzione alla non autosufficienza e all'esigenza di conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare delle lavoratrici''.
INVALIDITA': L'a soglia per accedere all'assegno di invalidità resterà ferma al 74% per alcune categorie, tra cui la cecità monoculare, le malattie respiratorie, il sordomutismo, la paresi. Sono tredici, complessivamente, le categorie per cui resta la vecchia soglia di invalidità mentre per le altre sarà applicata il nuovo tetto, previsto dalla manovra, pari all'85%.
TAGLI REGIONI: Restano i tagli per le regioni, pari a 4 miliardi nel 2011 e 4,5 miliardi a partire dal 2012, che però potranno essere ripartite ''secondo i criteri e le modalità stabiliti in sede di conferenza Stato-regioni'' entro 90 giorni dall'entrata in vigore della legge.
FISCO: Arriva la norma che allunga i tempi di riscossione dei debiti fiscali, rispetto alla norma contenuta nel decreto legge. La manovra prevede l'accorpamento tra l'avviso di accertamento e la cartella di pagamento, rendendo così subito esigibile il debito che il contribuente, secondo l'Agenzia delle entrate, ha contratto con l'erario. Grazie all'emendamento vengono invece dati 60 giorni di tempo prima che il ruolo possa essere riscosso.
PENSIONI DONNE P.A.: Arriva la norma che innalza l'età pensionabile per le donne nel P.i. I requisiti anagrafici per andare in pensione, si legge nell'emendamento, ''sono incrementati di 4 annu a partire dal primo gennaio 2012 ai fini di raggiungere l'età di sessantacinque anni''. Le economie in arrivo dall'attuazione della norma andranno al fondo strategico per il paese a sostegno dell'economia reale per interventi dedicati ''a politiche sociali e familiari, con particolare attenzione alla non autosufficienza e all'esigenza di conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare delle lavoratrici''.
INVALIDITA': L'a soglia per accedere all'assegno di invalidità resterà ferma al 74% per alcune categorie, tra cui la cecità monoculare, le malattie respiratorie, il sordomutismo, la paresi. Sono tredici, complessivamente, le categorie per cui resta la vecchia soglia di invalidità mentre per le altre sarà applicata il nuovo tetto, previsto dalla manovra, pari all'85%.
TAGLI REGIONI: Restano i tagli per le regioni, pari a 4 miliardi nel 2011 e 4,5 miliardi a partire dal 2012, che però potranno essere ripartite ''secondo i criteri e le modalità stabiliti in sede di conferenza Stato-regioni'' entro 90 giorni dall'entrata in vigore della legge.
FISCO: Arriva la norma che allunga i tempi di riscossione dei debiti fiscali, rispetto alla norma contenuta nel decreto legge. La manovra prevede l'accorpamento tra l'avviso di accertamento e la cartella di pagamento, rendendo così subito esigibile il debito che il contribuente, secondo l'Agenzia delle entrate, ha contratto con l'erario. Grazie all'emendamento vengono invece dati 60 giorni di tempo prima che il ruolo possa essere riscosso.