Bruxelles ribadisce che l'immigrazione è un problema comune europeo, anche se non vuole commentare le ultime dichiarazioni di Silvio Berlusconi.Non commentiamo le parole del premier italiano - ha detto un portavoce della Commissione europea Cezary Lewanowicz - ma ribadiamo fortemente che i flussi migratori provenienti dal Nordafrica sono comune responsabilità dell'Europa, non solo dei Paesi del Mediterraneo, ma di tutti quanti". Per questa ragione, secondo il portavoce, "serve che l'Europa parli con una sola voce" sulla questione.
Comunque, secondo il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, le parole di ieri del premier (''l'Europa o è qualcosa di vero e di concreto, oppure non è. E allora meglio ritornare a dividerci e ciascuno a inseguire le proprie paure e i propri egoismi'', ha detto il premier da Lampedusa) sono "un messaggio non contro l'Europa ma contro gli egoismi degli Stati". ''Serve una maggiore solidarietà da parte dei Paesi membri", ha detto Tajani all'Adnkronos sottolineando anche la necessità di "una strategia complessiva per l'Africa".
Il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini si rivolge all'Europa per dire che ''non bastano contributi economici. Occorre un'azione politica''. ''Siamo anche convinti - ha detto il ministro intervistato da SkyTg24- che ogni Paese, in particolare l'Italia, interpreta ed applica le sue leggi conformemente all'Europa ma nessuno può interpretare le nostre leggi in nome o sulla base di principi diversi. Abbiamo stabilito, ad esempio, quali sono i requisiti sulla cui base riconosciamo lo status di permesso temporaneo. Sono requisiti stabiliti dalla legge italiana e a questi requisiti ci atteniamo''. La questione immigrazione continua a far discutere anche all'interno dei confini nazionali. Secondo il presidente della Camera Gianfranco Fini, "c'è sempre una ragione se si è poco credibili nei momenti importanti e difficili. E l'Italia ha dimostrato in questo momento difficile di essere poco credibile agli occhi dei maggiori partner europei". Inoltre occorre "smetterla con certe improvvisazioni che abbiamo verificato anche qualche giorno fa e continuiamo a verificare in ordine alla sfida enorme derivante dai flussi migratori". Sulle tensioni tra il governo Berlusconi e l'Ue interviene Massimo D'Alema. "Io penso che se se ne andasse lui non sarebbe rimpianto da nessuno... Il livello di discredito di cui gode il nostro Paese a causa sua è veramente impressionante", ha detto il presidente del Copasir. Per il leader dell'Udc Pier Ferdindando Casini, ''siamo isolati in Europa''. ''Le isterie della Lega non hanno certo risolto i problemi, anzi li hanno accentuati", ha detto a SkyTg24.