Da Milano a Palermo, un sabato di manifestazioni promosse dal Comitato ''Il nostro tempo e' adesso la vita non aspetta'' contro la precarieta', formato da reti di precari tra cui gli operatori dello spettacolo, i precari dei call-center, gli archeologi precari, i giornalisti precari e gli studenti. Cortei a Roma, Napoli, Torino, Milano, Bologna, Palermo e anche in alcune citta' all'estero. Si sono ritrovati in centinaia ad Ancona, in piazza del Plebiscito e anche a Napoli, da piazza Mancini, dove circa 400 persone attraversano il centro della citta' per raggiungere piazza del Gesu'.Nella capitale la manifestazione dalle 15 si snoda da piazza della Repubblica fino al Colosseo, per concludersi con i discorsi dei promotori, e di lavoratori precari, studenti e personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo.
Durante il percorso del corteo, azioni dimostrative simboliche, piazze tematiche, attraverso le quali si veicolano i temi centrali della mobilitazione. Tra le adesioni quelle di Ascanio Celestini e Dario Vergassola.Per i precari di Milano, invece, appuntamento a Colonne di San Lorenzo alle 15,30 e per quelli di Torino alle ore 15 da piazza Vittorio. E ancora: Firenze (dalle ore 15 a piazza Santo Spirito) e Palermo (dalle ore 17 da Piazza Indipendenza).Particolarmente ''vivace'' la partecipazione degli studenti: ''Anche noi studenti medi e universitari, saremo oggi in piazza per dire che il nostro tempo e' adesso. Non siamo piu' disposti ad aspettare, siamo stanchi di sentirci dire 'siete il futuro del Paese' mentre si tagliano fondi alle scuole e alle universita'. Non siamo piu' disposti ad ascoltare, ancora una volta, le barzellette dei politici, che tentano di nascondersi dietro una squallida ironia perche' incapaci di affrontare i veri problemi di questo Paese''. E' quanto si legge in una nota congiunta della Rete degli studenti e dell'Unione degli universitari, in piazza contro il precariato.''Noi - prosegue la nota - vogliamo contare, ora e subito, vogliamo un cambiamento forte nel Paese e lo vogliamo ora.Vogliamo un Paese diverso che non ci costringa ad emigrare all'estero per costruirci un presente ed un futuro.Chiediamo investimenti sostanziali nella formazione e nell'istruzione pubblica, perche' sono questi a garantire, non solo il nostro, ma il futuro di tutto il Paese''.Come studenti, evidenziano ancora, ''viviamo la precarieta' come condizione quotidiana ed esistenziale, per questo saremo in piazza oggi in tutte le citta' italiane''.E pure i dottorandi e i dottori di ricerca dell'Adi partecipano alle manifestazioni di Roma, Bari e Pavia contro il precariato e per promuovere l'appello ''Il nostro tempo e' adesso. La vita non aspetta''.Secondo Francesco Vitucci, Segretario Adi Roma e membro del comitato promotore de ''Il nostro tempo e' adesso'': ''Oggi siamo in piazza non solo per riaffermare la dignita' del nostro lavoro ma per ricordare che senza la ricerca e la valorizzazione dei giovani ricercatori tutto il Paese e' destinato a crollare''.Adi Ancona ha partecipato all'iniziativa ''Liberiamoci dalla precarieta''' (piazza Plebiscito, ore 10,00-13,00) che si e' conclusa con l'intervento del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. E ancora: Adi Bari ha partecipato al flash mob e al successivo presidio che si e' svolto dalle 9,30 alle 13,00 in Via Sparano, nei pressi della Libreria Laterza.Adi Pavia aderisce al comitato AdessoPv e partecipa alla manifestazione che si tiene in Piazza della Vittoria dalle 16,00 alle 18,00. Adi Pisa ha aderito al comitato Nove Aprile Pisa, ed e' intervenuta all'Assemblea cittadina della precarieta' partecipando alle iniziative: ''Il mercato del precario'' (Piazza Ciro Menotti ore 12,00) e ''I diritti calpestati'' (Borgo Stretto ore 14,00).