Qualsiasi cosa è meglio di questa situazione. C'è un governo che da mesi non combina più nulla". Così Pierluigi Bersani risponde ai cronisti che gli chiedono se il Pd vede la possibilità di elezioni anticipate. Un'ipotesi però questa che questa mattina in una intervista Walter Veltroni esclude, vista la delicata situazione sociale ed economica, preferendo la strada di un esecutivo di transizione che riformi la legge elettorale per poi tornare al voto al massimo tra un anno. Bersani risponde: "io non sono precluso a niente. Noto soltanto che dalla nostra proposta di un governo di transizione, le cose sono cambiate. Sono arrivati i responsabili che hanno in mano la situazione. Per questo l'ipotesi, per non stare dove stiamo, potrebbe essere soltanto quella delle elezioni anticipate che sono sempre meglio di restare in questa situazione". Riguardo alle primarie, Bersani ribadisce che ''sono un dato distintivo del Pd". "Abbiamo idee per una manutenzione dello strumento'', annuncia, e ''attueremo le modifiche necessarie" a valorizzare il metodo. Infine, il segretario del Pd commenta la notizia del premier Silvio Berlusconi capolista alle amministrative a Milano: "Siccome c'è da vincere - rimarca - vorrà dire che si vincerà con più gusto".
Da parte sua Berlusconi, in collegamento telefonico con un Convegno organizzato dal 'responsabile' Domenico Scilipoti ad Acicastello, si dice convinto che la maggioranza completrà la legislatura. ''Sono sereno, sereno per i lavori parlamentari e per le riforme e per il consolidamento della maggioranza - sottolinea -. E' ormai un fatto acquisito che siamo vicini al traguardo di 330 deputati e la maggioranza è in grado assolutamente di approvare le riforme'', aggiunge. ''Dopo queste ultime giornate, anche in Parlamento troveremo modo di andare avanti", afferma il premier, facendo riferimento alla bagarre degli ultimi giorni in aula alla Camera. ''Non bisogna cadere nelle provocazioni delle opposizioni che sono normalmente menzogne e offese, a cui non va data troppa importanza, ma pensare esclusivamente a votare i nostri disegni di legge'', dice il Cavaliere, che assicura: ''Vinceremo anche le prossime amministrative''. Il premier dichiara di contare sul sostegno dei 'responsabili' per realizzare il programma di governo, che prevede tre riforme ''di cui abbiamo necessità: quella dell'architettura istituzionale, della giustizia e la riforma tributaria''. E torna ad attaccare l'ex alleato: ''Fini con i suoi statalisti e giustizialisti si era messo di traverso per impedire le riforme, e su quella per la giustizia si erano alleati con frange della magistratura politicizzata''. Infine, conclude l'intervento con una battuta sull'inno di Scilipoti: ''Complimenti anche per la sigla, la metterò tra le canzoni del bunga bunga...''.