Botta e risposta tra il ministro dell'Interno Maroni e l'Unione europea sull'ondata migratoria in arrivo dal Nordafrica, mentre il Viminale fa sapere che domani il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sarà in Sicilia assieme al ministro. I due esponenti del governo si recheranno nell'isola "per visitare vicino a Catania una struttura da utilizzare per l'accoglienza degli immigrati tunisini".In giornata il premier, al telefono con il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, in merito all'emergenza, ha illustrato la criticità della situazione, sottolineando che si tratta di un'emergenza che riguarda l'intera Unione europea e, quindi, come tale dev'essere affrontata. Berlusconi sentirà nelle prossime ore anche il presidente della Commissione Europea, Jose' Manuel Durao Barroso. Lo rende noto un comunicato diffuso dall'ufficio stampa di palazzo Chigi.
Intanto il ministro Maroni fornisce i numeri dopo il vertice: da metà gennaio sono sbarcati, quasi esclusivamente nell'isola siciliana di Lampedusa, 5.278 tunisini, fra cui solo 60 sono le donne e 66 i minori. Sono stati arrestati 26 scafisti, sequestrati 41 natanti, trasferiti 2.644 clandestini verso i Cie mentre altri 334 sono stati ripresi in carico dalla Tunisia. Di questi oltre 5mila clandestini, "solo pochi hanno presentato domanda per lo status di rifugiato perché - spiega - la maggioranza di loro vuole andare in Francia e se presenta domanda in Italia deve poi restare nel nostro Paese".
Intanto il ministro Maroni fornisce i numeri dopo il vertice: da metà gennaio sono sbarcati, quasi esclusivamente nell'isola siciliana di Lampedusa, 5.278 tunisini, fra cui solo 60 sono le donne e 66 i minori. Sono stati arrestati 26 scafisti, sequestrati 41 natanti, trasferiti 2.644 clandestini verso i Cie mentre altri 334 sono stati ripresi in carico dalla Tunisia. Di questi oltre 5mila clandestini, "solo pochi hanno presentato domanda per lo status di rifugiato perché - spiega - la maggioranza di loro vuole andare in Francia e se presenta domanda in Italia deve poi restare nel nostro Paese".
"Si tratta di un fenomeno sociale che finora non è gestito dalla criminalità. Qui non c'è racket: sono persone che comprano le barche e partono dalla Tunisia per raggiungere le coste italiane, distanti appena un centinaio di chilometri". Quanto alle possibili stime nel tempo, Maroni ammette di "non essere in grado di farle. Finora, il record raggiunto in passato è stato di 36mila immigrati in un anno. Qui, in appena un mese, siamo appunto arrivati a 5.278". Poi esprime il timore che "Al Qaeda potrebbe anche pensare di far arrivare con questi sistemi loro agenti e terroristi in Europa".
Sul fronte degli aiuti ''abbiamo chiesto all'Unione europea un contributo straordinario iniziale di almeno 100 mln di euro per fronteggiare l'emergenza immigrati" dichiara Maroni. "E' interesse di tutta l'Europa, in questo momento, contrastare il fenomeno, che - avverte il titolare del Viminale - può avere conseguenze devastanti per i Paesi della Ue''.
Per quanto riguarda la polemica Italia-Europa, al titolare del Viminale che chiedeva la convocazione urgente del Consiglio Ue, e accusava la Commissione di non aver dato risposte, Bruxelles ha ricordato in giornata che non solo "nessuna richiesta è stata avanzata dalle autorità italiane" ma è arrivato un 'no grazie' di fronte all'offerta di aiuto. E in serata, fa sapere l'Europarlamento, è stata inserita al secondo punto dell'ordine del giorno del Parlamento europeo di martedì pomeriggio una dichiarazione da parte della Commissione Ue sulle 'Misure Ue immediate a sostegno dell'Italia e altri stati membri colpiti da flussi migratori eccezionali'.
A conferma della posizione Ue sulla richiesta è poi arrivata l'agenzia europea Frontex, che si occupa del controllo delle frontiere esterne dell'Ue, che in un comunicato fa sapere che l'Italia non ha inoltrato "sino ad oggi" nessuna richiesta di aiuto a Frontex; due suoi esperti sono però già stati inviati a Lampedusa.
Da parte sua, per il ministro dell'Interno "è assolutamente necessario che venga convocato urgentemente un consiglio dei capi di Stato e di governo dei Ventisette Paesi dell'Ue perché quello che sta succedendo è paragonabile alla caduta del muro di Berlino. L'Europa deve avere una strategia comune''.
E il Vaticano, dalle pagine dell''Osservatore romano', si fa sentire sulla vicenda. In prima pagina il quotidiano scrive: ''Assume i contorni della vera emergenza il flusso di migranti che in questi giorni stanno raggiungendo dal Maghreb le coste italiane. Emergenza che, a volte, diventa tragedia: questa notte, come ha riferito un sito in lingua araba, un barcone carico di migranti è stato speronato da una motovedetta tunisina al largo di Gabes, causando 29 morti''.
Commentando gli sbarchi, il sottosegretario del Pontificio consiglio per i migranti e gli itineranti, padre Gabriele Bentoglio, : ''Le nazioni dell'Unione europea si sono trovate impreparate di fronte a una situazione che non può essere considerata un'emergenza, anche la politica doveva essere preparata a questi avvenimenti''. E aggiunge: ''Era immaginabile che prima o poi questo tipo di ripresa degli sbarchi sarebbe avvenuta'' ma ''quello che manca è una legislazione concordata a livello di Unione europea, nessun Paese può affrontare da solo questo fenomeno. Auspichiamo quindi una presa di posizione dell'Ue su quanto sta avvenendo''
Intanto l'Alto rappresentante Ue per la Politica estera e di sicurezza comune Catherine Ashton, in visita in Tunisia, dove incontrerà tra l'altro il premier Ghannouchi, "solleverà il problema" dei flussi migratori verso l'Italia. Lo ha annunciato la portavoce della Ashton, Maja Kocijancic.
Sul fronte degli aiuti ''abbiamo chiesto all'Unione europea un contributo straordinario iniziale di almeno 100 mln di euro per fronteggiare l'emergenza immigrati" dichiara Maroni. "E' interesse di tutta l'Europa, in questo momento, contrastare il fenomeno, che - avverte il titolare del Viminale - può avere conseguenze devastanti per i Paesi della Ue''.
Per quanto riguarda la polemica Italia-Europa, al titolare del Viminale che chiedeva la convocazione urgente del Consiglio Ue, e accusava la Commissione di non aver dato risposte, Bruxelles ha ricordato in giornata che non solo "nessuna richiesta è stata avanzata dalle autorità italiane" ma è arrivato un 'no grazie' di fronte all'offerta di aiuto. E in serata, fa sapere l'Europarlamento, è stata inserita al secondo punto dell'ordine del giorno del Parlamento europeo di martedì pomeriggio una dichiarazione da parte della Commissione Ue sulle 'Misure Ue immediate a sostegno dell'Italia e altri stati membri colpiti da flussi migratori eccezionali'.
A conferma della posizione Ue sulla richiesta è poi arrivata l'agenzia europea Frontex, che si occupa del controllo delle frontiere esterne dell'Ue, che in un comunicato fa sapere che l'Italia non ha inoltrato "sino ad oggi" nessuna richiesta di aiuto a Frontex; due suoi esperti sono però già stati inviati a Lampedusa.
Da parte sua, per il ministro dell'Interno "è assolutamente necessario che venga convocato urgentemente un consiglio dei capi di Stato e di governo dei Ventisette Paesi dell'Ue perché quello che sta succedendo è paragonabile alla caduta del muro di Berlino. L'Europa deve avere una strategia comune''.
E il Vaticano, dalle pagine dell''Osservatore romano', si fa sentire sulla vicenda. In prima pagina il quotidiano scrive: ''Assume i contorni della vera emergenza il flusso di migranti che in questi giorni stanno raggiungendo dal Maghreb le coste italiane. Emergenza che, a volte, diventa tragedia: questa notte, come ha riferito un sito in lingua araba, un barcone carico di migranti è stato speronato da una motovedetta tunisina al largo di Gabes, causando 29 morti''.
Commentando gli sbarchi, il sottosegretario del Pontificio consiglio per i migranti e gli itineranti, padre Gabriele Bentoglio, : ''Le nazioni dell'Unione europea si sono trovate impreparate di fronte a una situazione che non può essere considerata un'emergenza, anche la politica doveva essere preparata a questi avvenimenti''. E aggiunge: ''Era immaginabile che prima o poi questo tipo di ripresa degli sbarchi sarebbe avvenuta'' ma ''quello che manca è una legislazione concordata a livello di Unione europea, nessun Paese può affrontare da solo questo fenomeno. Auspichiamo quindi una presa di posizione dell'Ue su quanto sta avvenendo''
Intanto l'Alto rappresentante Ue per la Politica estera e di sicurezza comune Catherine Ashton, in visita in Tunisia, dove incontrerà tra l'altro il premier Ghannouchi, "solleverà il problema" dei flussi migratori verso l'Italia. Lo ha annunciato la portavoce della Ashton, Maja Kocijancic.