''Troppo spesso si scelgono toni troppo clamorosi, troppo eccessivi, nel giudizio si manca di misura, molte analisi sono contraddistinte da un certo estremismo. Tutto questo contribuisce a inasprire la tensione politica. I partiti si scontrano, si dividono - tutto questo in un certo modo è normale in una democrazia. In Italia, tuttavia, ciò degenera in una vera e propria guerriglia politica''. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano fa questa analisi della attuale situazione politica italiana a venti anni dal crollo della Prima Repubblica, in una intervista al giornale tedesco 'Welt am Sonntag'.
''Non siamo riusciti a trovare un nuovo assetto politico che fosse stabile. Speravamo di pervenire, attraverso riforme elettorali, ad un sistema partitico bipolare solido: da una parte il centro-destra, dall'altra il centro-sinistra, nella chiarezza dell'alternanza -prosegue Napolitano- Sembrava essere tanto semplice, ma non lo fu. Vi sono state invece nuove escrescenze, nuove frammentazioni. A ciò si aggiunge che ci sono anche molti personalismi dentro e attorno ai partiti, il che, in effetti, non contribuisce alla stabilità''.
Poi rispondendo a una domanda sulla durata dell'esecutivo guidato da Silvio Berlusconi. ''Io credo - dice Napolitano - che un governo regge finché dispone della maggioranza in Parlamento e opera di conseguenza''.
Caso Ruby. Silvio Berlusconi ha ''le sue ragioni e buoni mezzi giuridici per difendersi contro le accuse - sottolinea il Capo dello Stato -. Sia la nostra Costituzione, sia le nostre leggi garantiscono che un procedimento come questo, in cui si sollevano gravi accuse che il Presidente del Consiglio respinge, si svolgerà e concluderà secondo giustizia. Confido nel nostro Stato di diritto''.
Poi rispondendo a una domanda sulla durata dell'esecutivo guidato da Silvio Berlusconi. ''Io credo - dice Napolitano - che un governo regge finché dispone della maggioranza in Parlamento e opera di conseguenza''.
Caso Ruby. Silvio Berlusconi ha ''le sue ragioni e buoni mezzi giuridici per difendersi contro le accuse - sottolinea il Capo dello Stato -. Sia la nostra Costituzione, sia le nostre leggi garantiscono che un procedimento come questo, in cui si sollevano gravi accuse che il Presidente del Consiglio respinge, si svolgerà e concluderà secondo giustizia. Confido nel nostro Stato di diritto''.