''Negli ultimi 10 anni i costi della politica sono stati incrementati del 40%. I redditi dei lavoratori sono aumentati poco piu' del 20%. In nessun altro Paese europeo si e' avuto un incremento di questo spessore''. Lo sottolinea il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, presentando la campagna per la riduzione dei costi della politica che, definisce ''una delle tante anomalie'' italiane. Nel nostro Paese ''spendiamo il 30% in piu' per il funzionamento della politica, con una dinamica di crescita doppia rispetto agli altri Paesi dell'area euro'', evidenzia ancora Angeletti, sostenendo che ''la strada non sara' facile, ci saranno ostacoli da parte del sistema politico che in Italia e' pesante'' ma ''siamo convinti che questa e' una cosa da fare, un obiettivo da raggiungere, non una battaglia''.
Secondo il leader della Uil, ''una presa di coscienza andrebbe a beneficio del Paese, consentirebbe ai nostri uomini politici di avere un atteggiamento piu' morigerato e restituirebbe un po' piu' di credibilita' alla politica italiana''. Sottolineando che ''molto spesso i costi sono sprechi'' Angeletti rileva che ''a parita' di popolazione abbiamo il piu' alto numero di persone elette a cariche pubbliche e il piu' alto numero di persone nominate dalla politica che svolgono funzioni parapubbliche, pagati dalle casse pubbliche. So che e' piu' difficile chiedere alla politica di ridurre i suoi costi che le tasse'' ma ''il differenziale con gli altri Paesi europei va ridotto'', conclude il numero uno della Uil