Il continuo aumento del tasso di disoccupazione e l’elevatissima percentuale di giovani in cerca di occupazione, che ha superato il 31% nel primo mese del 2012, restano i nodi principali su cui la riforma del lavoro dovrà intervenire.
La positiva diminuzione dello 0,4% del numero degli “scoraggiati” sembra essersi convogliata, in misura molto lieve, verso un aumento dell’occupazione e in misura maggiore verso lo stato di disoccupazione.
I dati dell’Istat non fanno altro che avallare, costantemente, l’emergenza di risposte ad un mercato del lavoro che ha bisogno sia di buoni strumenti di ingresso soprattutto per i più giovani, a partire dall’apprendistato, sia di altri strumenti che incentivino e incoraggino una ripresa occupazionale.
Il tutto dovrà essere accompagnato dalla messa in atto di efficaci politiche di sviluppo economico.
La positiva diminuzione dello 0,4% del numero degli “scoraggiati” sembra essersi convogliata, in misura molto lieve, verso un aumento dell’occupazione e in misura maggiore verso lo stato di disoccupazione.
I dati dell’Istat non fanno altro che avallare, costantemente, l’emergenza di risposte ad un mercato del lavoro che ha bisogno sia di buoni strumenti di ingresso soprattutto per i più giovani, a partire dall’apprendistato, sia di altri strumenti che incentivino e incoraggino una ripresa occupazionale.
Il tutto dovrà essere accompagnato dalla messa in atto di efficaci politiche di sviluppo economico.