Il Consiglio dei ministri ha istituito, su proposta del sottosegretario alla comunicazione e all'editoria, la ' Giornata dell'Anniversario dell'Unita' d'Italia', da celebrare il 17 marzo di ogni anno. E' quanto comunica una nota di Palazzo Chigi. Il 17 marzo e' una data dal forte valore simbolico per l'Italia, prosegue la nota, e' in questa data che centocinquanta anni fa, nel 1861, e' stato proclamato il Regno d'Italia. Il 17 marzo rappresenta quindi il punto di arrivo nel percorso dell'unificazione nazionale e, al tempo stesso, il punto di partenza del cammino verso il completamento dell'unificazione del Paese. La nuova solennita' civile, che quindi non comporta riduzioni degli orari negli uffici e nelle scuole, rappresenta la sintesi di un anno intenso di celebrazioni ed eventi - quello appena trascorso- durante il quale si e' celebrato il Centocinquantesimo anniversario dell'Unita' d'Italia, con una vasta partecipazione della societa' civile e delle Istituzioni. Crea inoltre un'occasione nuova per tenere viva nella societa' civile e nelle istituzioni la memoria dell'anniversario.
Durante la Giornata della nascita dello Stato italiano e' prevista l'organizzazione di iniziative, su tutto il territorio nazionale e, in particolare, nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle citta' e nei luoghi di preminente rilievo per il processo di unificazione e di costituzione dello Stato italiano. Le iniziative comprendono giornate di studio, dibattiti e convegni scientifici, ma anche occasioni ricreative finalizzate a coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini. Dall'iniziativa non deriveranno nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
Durante la Giornata della nascita dello Stato italiano e' prevista l'organizzazione di iniziative, su tutto il territorio nazionale e, in particolare, nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle citta' e nei luoghi di preminente rilievo per il processo di unificazione e di costituzione dello Stato italiano. Le iniziative comprendono giornate di studio, dibattiti e convegni scientifici, ma anche occasioni ricreative finalizzate a coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini. Dall'iniziativa non deriveranno nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.